1. Il proprietario ( ii )


    Data: 28/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: AnimoCupido, Fonte: Annunci69

    ... andarmene subito, invece appoggiai borsa e giaccone sulla sedia della cassa e mi sfilai il vestitino che indossavo rimanendo in autoreggenti nere che avevo messo per l’occasione, mutande e reggiseno; la definizione di mutande era molto azzardata: indossavo il mio più bel completino intimo. Perizoma a T di raso nero e reggiseno abbinato.
    
    X. “Che ti dicevo? Hai visto che fisico? Ed è scatenata, togliti tutto, tieni solo le calze!”
    
    Ancora più intontita e destabilizzata mi tolsi prima il reggiseno e poi il perizoma mostrandomi completamente nuda a loro.
    
    A quel punto lui venne dietro di me e mi spinse verso il suo amico.
    
    X: “Franco, oggi si è pure depilata, te la concedo per qualche minuto, puoi fare quello che vuoi, ti consiglio di farti fare un bel pompino, è molto brava”
    
    Laura: “Ma io non non voglio”
    
    X: “Vuoi che ti scopi o no?”
    
    Laura: “si, ma…”
    
    X: “Allora fai quello che ti dico”
    
    Franco così si chiamava, mi faceva schifo, era un vecchietto con una panza prominente e non aveva nemmeno un buon odore; le sue piccole e rugose mani mi toccavano dappertutto, il seno, la figa e io inerme glielo permettevo senza fiatare.
    
    Si slacciò i pantaloni e mi disse di succhiarglielo.
    
    Mi inginocchiai e presi in mano un cazzetto piccolo e pure sudato, puzzava, lo segai per qualche secondo, ma alla fine lo presi in bocca lo stesso.
    
    La tortura per fortuna durò poco.
    
    X: “Eccola qua, subito con un cazzo in bocca! Hai visto Franco che pezzo di figa e che pezzo di ...
    ... troia?”
    
    Franco: “Si veramente, questa è nata per prendere cazzi”
    
    X: “ora, però, ci devi lasciare da soli, stasera ti è andata più che bene”
    
    Franco: “Non son ancora venuto”
    
    X: “Ti ho detto che va bene così”
    
    Io li ascoltavo senza togliermi quel micro pisello dalla bocca.
    
    X: “Dai su alzati che ti ho portato qualcosa che voglio che ti metta”
    
    Mi alzai e vidi che in mano aveva il dildo dell’altra volta, un dildo più piccolo, un collare nero con una catena e altri oggetti.
    
    Prese dei preservativi vicino alla cassa, un lubrificante e liquidò il suo amico che se ne andò.
    
    X: “Mi piaci così, ti voglio remissiva, sei venuta qua per godere e farti scopare e uscirai di qua come l’altra volta, chiedendomi di scoparti ancora, ma devi fare tutto quello che ti dico, ci siamo intesi?”
    
    Laura: “Si”
    
    Dicendomi così mi prese a sé mi mise la lingua in bocca e una mano in figa. Mi baciò masturbandomi con una mano. Venni solo così. In meno di un minuto ero già venuta.
    
    Incredibile.
    
    Prese il collare e me lo legò al collo.
    
    X: “Mettiti a gattoni, sei una cagna e devi camminare da cagna al guinzaglio”
    
    Mi abbassi mi misi a gattoni e lui tirandomi per il guinzaglio mi portò nella stanza adiacente.
    
    Era la stanza dove vendevano gli oggetti sadomaso. C’era un enorme tappeto al centro e tutt’intorno oggetti di cui non conoscevo nemmeno l’uso.
    
    Stese un telo per terra e iniziò a spogliarsi.
    
    Finalmente vedevo il cazzo che sognavo da 4 notti. Era enorme, esattamente ...
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