LA CENA
Data: 29/03/2020,
Categorie:
Cuckold
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autore: silverdawn
... tenere le sue cosce molto aperte e, serviti da Rosalba e dal marito, cominciarono a cenare. Non provava più alcun imbarazzo anzi, sentiva i suoi capezzoli turgidi e sentiva la vulva molto umida ma non capiva se era merito del suo amante che la tormentava o degli sguardi degli altri due; probabilmente entrambe le cose la eccitavano molto e anche il fatto stesso di esser lì, con la voce del marito ancora nell�orecchio, con tutto quel suo solito quotidiano lasciato a casa, lontano. Lo scopo di quella strana vacanza era godere, avrebbe goduto più di quanto riusciva ad immaginare, ora ne era sicura, lo aveva già provato. Finita la cena la condusse in un altro salotto, cominciò a carezzarla bene, si lasciò perfino spogliare e, finalmente, la prese, lì, sul divano, nella penombra di una lampada da tavolo. Non ebbe modo, lei, di veder molto ma quando l�ebbe dentro, quando l�asta cominciò ad invadere il fodero, quando non finiva più di entrare in lei, capì che non era stata solo un�impressione, che i suoi sensi l�avevano guidata da un uomo che aveva molte qualità, anche quella! E come lo sentiva, dentro di lei, come si muoveva� non riusciva neppure a far paragoni con quello solito, quotidiano, quel far l�amore col marito! D�un tratto le sembrò di non aver mai fatto l�amore con nessuno, prima d�allora� si volle girare, volle cavalcarlo lei, volle che lui le fosse sotto, per sentire ancor di più quel palo enorme dentro di lei; lì, steso sul tappeto, immobilizzato dai suoi movimenti, la ...
... guardava, sorrideva, le carezzava i seni dandole il ritmo dell�amplesso. Ella non si curava neppure minimamente della presenza dei due servitori che, sbrigando faccende, vorticavano attorno a loro senza quasi guardarli. Aveva capito che era una cosa normale, in quella casa; doveva succedere spesso. Però, giunta al culmine del parossismo, quando si trovò davanti il cameriere col vassoio che la scrutava proprio lì, in mezzo alle gambe, eruppe in un prepotente orgasmo, coinvolgendo anche il suo amante. Sentirsi riempire dal suo sperma, a fiotti, come da burrasca di mare, con quegli occhi piantati nel sesso, fu per lei una cosa stupenda che la lasciò stremata per diversi minuti. Quando si riprese, il cameriere le porse il bicchiere di cognac, continuando imperterrito a guardare la vulva, offerta senza pudore alcuno. Lui si era già rivestito, già alzato, già fuggito dalla stanza; probabilmente l�attendeva in camera, per continuare, per far l�amore ancora� lo chiese al cameriere ma lui le disse che il signore era andato in studio e non voleva essere disturbato. Bevve un po� di liquore, non tutto, poi chiese di essere accompagnata in camera e lui ve la guidò. Dopo averle dato un�altra occhiata, si ritirò senza richiudere l�uscio. Anche quello faceva parte del gioco, se non si era preoccupata fino a quel momento, perché chiudere una porta? Si infilò nel letto e aspettò che lui venisse a riscaldarle il sonno, a farla sognare ancora ma lui non venne, tutta la notte, non venne� finì per ...