LA CENA
Data: 29/03/2020,
Categorie:
Cuckold
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autore: silverdawn
... erano preparate assieme, una doccia veloce, niente biancheria e un abito sexy, lo stretto necessario. Neppure al ristorante, neppure fra la gente, la lasciarono in pace� le mani dei suoi due amanti correvano sempre sul suo corpo, senza tregue. Durante il ritorno si fermarono sul lungolago, fecero sedere Sabrina sul bordo della balaustra e le sollevarono l�abito, carezzandole le cosce uno per lato, esponendo la sua vulva spalancata alla vista di chiunque passasse; lei ne rideva, si divertiva, si lasciava fare tutto, ormai. Dormirono davvero assieme, quella notte, sole, nude, abbracciate e solo dopo aver fatto l�amore, davvero, ancora per un paio d�ore. Lui, Attilio, come d�accordo, le andò a svegliare al mattino ma in modo molto particolare. Svegliò Isabella che l�avrebbe aiutato, molto delicatamente si insinuò nel sesso di Sabrina e la trascinò così, in un crescendo musicale, dal sonno alla veglia mentre Isabella la baciava. Quando fu certa che si fosse svegliata davvero, andò direttamente a bere la sua vulva, mentre lui aumentava il ritmo fino a che riuscirono a trascinarla di nuovo in uno stato di trance. Quella domenica mattina cominciava bene, meglio del sabato, meglio del venerdì, meglio di tutto. Appena le fu possibile andò lei a bere il sesso di Isabella, della sua amante, già pieno della verga d�Attilio, già vicino al culmine. Quella mattina presero la barca davvero, navigarono un po� sul lago placido, prendendo il sole sul ponte, senza nulla addosso, come avevano ...
... imparato a fare; salutavano festose anche le persone che incrociavano su altre barche, senza l�ombra di un briciolo di pudore. Quando Attilio spense il motore e lasciò che la barca andasse alla deriva senza alcun problema, andò accanto a loro, sulla prua e restò in piedi a guardarle. Allora Sabrina prese a carezzare la coscia di Isabella, guardando Attilio, cercando di capire se era questo ciò che lui voleva vedere; quando fu certa della sua attenzione, cominciò a salire verso l�inguine. Non andò immediatamente alla vulva, non le pareva il caso; carezzava lieve l�interno della coscia, saliva e scendeva senza fretta . Per stare più comoda si alzò su un gomito, allargò anche lei le gambe e si lasciò guardare con piacere dall�uomo, dal suo amante. Isabella faceva quasi finta di nulla, si lasciava coinvolgere senza dar segni evidenti, solo mugolava un poco, senza muoversi. Sabrina raggiunse la vulva, cominciò a giocare sulle labbra con le dita, lievemente, a dischiuderle, a tirarle, a vellicare l�intera loro lunghezza. Cominciò anche a baciarle i seni, piano, senza fretta, quasi avesse paura di distrarla. Scese lungo il corpo dell�amica, si fermò a lungo vicino all�ombelico, poi raggiunse il pelo del pube proprio mentre le sue dita cominciavano ad insinuarsi fra le labbra. La frugò a lungo, baciando tutto il monte di Venere, trattenendo a volte i peli coi denti e tirandoli un po�; ogni tanto guardava un attimo gli occhi di Attilio che la ringraziavano dello spettacolo e subito si ...