1. LA CENA


    Data: 29/03/2020, Categorie: Cuckold Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autore: silverdawn

    ... quell�emozione, l�avrebbe preso per un invito, l�avrebbe costretta ad amarlo lì, nel suo letto! Questo non lo voleva! Non voleva che succedesse lì, quello era il letto di lei e suo marito, non voleva farlo lì! �Non voglio farlo qui, non mi costringa, la prego�� �Ma per carità, non ci pensavo neppure, se l�imbarazza vado di là, aspetto che si vesta e poi la guardo, volevo solo esserle d�aiuto�� Aveva sempre la risposta pronta, sempre la giusta distanza, sempre una parola che la rimetteva in carreggiata e sempre quel sorriso che la metteva solo in condizione di fare ciò che lui voleva che lei facesse. �Mi scusi, non volevo offenderla, ho avuto solo un attimo di�� Così dicendo, sciolse il nodo della cintura dell�accappatoio, con un lembo, senza alcun pudore, asciugò la vulva e poi fece scivolare a terra tutto quanto, restando nuda, stagliata contro lo specchio dell�armadio, ben illuminata dalla finestra. Stando in piedi, cominciò a infilarsi le calze, appoggiando il piede vicino alla gamba di lui, sul bordo del letto, per aiutarsi a calzarle meglio. Solo quando lei si drizzo di nuovo, con una mano sul fianco e l�altra distesa, quando fu sicuro del fatto che ella non avesse più alcun pudore, lui le porse l�abito affinché si vestisse. �Perfetto, non occorre che proviamo gli altri, finisca di prepararsi, io l�attendo di là, in salotto.� Tutto qui? Non voleva vedere altro? Non avrebbe voluto vederla ancora nuda e poi vestita e di nuovo nuda? Perché? Non aveva fatto buona figura? Il ...
    ... suo corpo non era all�altezza? Aveva fretta di portarla via di lì? Chissà, forse tutto, forse altro� ora, invece di farsi domande, aveva solo fretta di ritrovarselo davanti, di fuggire via con lui, di andarsene� aveva fretta di sentire che lui smettesse di darle del lei, che lui la finisse di trattarla come un�estranea. Aveva deciso di esserne l�amante, doveva pur trovare il modo di avvicinarsi a lui! Finì di prepararsi velocemente e si ripresentò davanti a lui, con la valigia e la borsetta in mano. Lui le sorrise, le prese la valigia, con l�altra mano andò a raccoglierne il fianco e la sospinse verso la porta, senza una parola, sempre senza un bacio. Neppure durante il viaggio, la baciò; le disse tante cose, sempre dandole del lei, senza mai ascoltare tutto il disagio in cui lui la metteva. Non la sfiorò neppure, sebbene lei fosse quasi certa di essere disponibile, di essersi resa visibilmente disponibile. Anche il suo modo di star seduta le pareva un invito, decisamente volta verso di lui e con le cosce leggermente dischiuse� le teneva così apposta, affinché lui provasse a sfiorarle ma nulla, lui le ignorava. Aveva quasi voglia di sollevarsi l�orlo dell�abito ma se poi lui avesse ignorato anche quel gesto? Per fortuna giunsero presto alla villa, prima che ella avesse avuto il tempo di meditare troppo, sopra a quei suoi comportamenti; di certo, il suo fascino era grande, riusciva a non darle troppo spazio per pensieri diversi. Solo dopo che ebbero varcato il cancello, lei si ...
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