LA CENA
Data: 29/03/2020,
Categorie:
Cuckold
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autore: silverdawn
... rese conto di ciò che le stava accadendo, del fatto che era a casa di uno sconosciuto, col permesso del marito, per passarci dieci giorni senza neppure sapere se lui l�avrebbe mai toccata. Durante il viaggio lui l�aveva distratta, lei non era stata in grado di farsi domande ma adesso, lì, con tutto quel suo distacco, le domande se le faceva, eccome! Erano anche inquietanti, come domande, del tipo: e se non mi toccasse affatto? Se non ci fosse nulla che non sia questo assurdo darsi del lei? Se tutto il gioco fosse stato solo quello stupido vestirsi davanti a lui? Come l�avrebbe mai raccontato, al marito? Lui, come al solito, la trasse da ogni impaccio con una sola semplice parola, appesa al suo sorriso mentre le apriva lo sportello: �Scendi�� Le si illuminò subito il viso d�un bel sorriso, disteso, rilassato; era finita anche quella prova, l�aveva superata, brillantemente. Nella villa ne trovò subito una nuova, di prova: una signora di cinquant�anni circa li attendeva poco oltre l�uscio e lei, che si aspettava un�assoluta intimità, ci rimase molto male. �Tesoro, lei è Rosalba, la vera padrona di questa casa; se non ci fossero lei e suo marito a tenerla in ordine, sarei disperato. è anche un�abile cuoca, ti piacerà molto!� Passare direttamente dal lei distaccato al tesoro era un salto notevole, ma lei lo resse bene; sorridendo seguì Rosalba fino ad una camera, mentre lui era restato nell�ingresso, senza darle alcuna spiegazione. In camera disfò i bagagli ...
... velocemente e tornò verso il soggiorno, così, senza cambiarsi. Lui era al telefono, la squadrò subito male ma continuava a parlare; tappò la cornetta e le disse: �No, non così! Togliti l�abito! Voglio vederti nuda.� Ella non si scompose più di tanto, se lo aspettava in qualche maniera; certo, mentre lui telefonava, mentre in casa c�era la cameriera e il marito� certo non con quella richiesta, magri se l�avesse denudata lui, magari, finalmente, baciandola� ma obbedì, senza tanti problemi. Tolse l�abito, lo appoggiò ad una poltrona e tornò a guardarlo. Lui non la guardava, guardava fuori dalla finestra, telefonava� allora lei andò verso il suo sguardo, verso quella finestra in cui si sperdeva, affinché la notasse, la vedesse. Si sedette su una poltrona e appoggiò una gamba sul bracciolo, restando scosciata e oscena davanti a lui, appeso al telefono, ma lui restò impassibile, infilò un attimo il suo sguardo fra le cosce, lo passò ai suoi occhi, sorridendo e tornò a guardare oltre il vetro. Un attimo dopo si aprì la porta e un uomo, il marito di Rosalba, entrò nel salone con un vassoio in mano. Lei non seppe neppure se avesse il tempo di ricoprirsi, istintivamente riavvicinò le gambe e tentò vagamente di coprirsi con le mani ma era certa di aver fatto tutto con ampio ritardo, folgorata dall�immagine di quell�uomo che, pareva, neppure la vedeva. Il suo amante, invece, vide tutto e capì; senza mollare il telefono le si avvicinò, cominciò a guardarla intensamente negli occhi e a carezzarle il ...