1. Il prete depravato (cap. I)


    Data: 30/03/2020, Categorie: Incesti Autore: Pierre, Fonte: EroticiRacconti

    Salve, prima di sottoporre alla vostra lettura queste mie confessioni devo presentarmi e, soprattutto, esporre con semplicità il mio pensiero. Dunque, sono Mauro, ho 43 anni, sono siciliano e sono un sacerdote. Fin da ragazzino mi sono sempre sentito combattuto fra l'amore per le pratiche sacre e religiose e le pulsioni della carne, i desideri sessuali. Allora si trattava delle innocenti pugnette che mi facevo sia perché facevo lavorare la fantasia, e sia davanti alle immagini delle riviste o a quelle della tv. LA GENESI DEL DESIDERIO A nove anni poi ho iniziato a smanettarmi il pisello spiando di nascosto mia madre e le mie zie quando, in primavera e in estate, si sbracciavano e si vestivano più leggere. Cinque sorelle, tutte tra i trenta e i quarant'anni, e tutte belle in carne, con tanta ciccia che gli riempiva i fianchi rotondi, i culi grossi, le cosce piene e tornite e i seni. Era sbirciando le tette gonfie che spuntavano dalle magliette leggere e con la generosa scollatura che mi sparavo le seghe migliori. Quando poi si andava tutti in spiaggia era l'apoteosi. Tutte e cinque le sorelle che si mettevano in costume senza alcun imbarazzo nel mostrare i loro corpi opulenti (allora non esisteva il "dramma" della prova costume e anzi l'essere in carne era un richiamo libidinoso irresistibile per i maschi), i loro rotoli di grasso attorno la pancia e sui glutei e le forme piene, tonde e burrose dei fianchi, per non parlare di quelle minnone gonfie, bianche e morbide che, una ...
    ... volta liberate dalla rigidità dei reggiseni, pendevano oscene e pornografiche come le mammelle delle vacche, facendomi impazzire e procurandomi gli orgasmi più da sconquasso che io ricordi, quando le vedevo ballare e tremare ad ogni movimento; così grosse e piene che facevano scomparire sotto il loro peso l'esigua stoffa del pezzo di sopra del costume da bagno. Ho così passato l'adolescenza e la prima maturità combattuto fra queste pulsioni sessuali e la vocazione al sacerdozio. Dopo tante e profonde riflessioni e meditazioni ho scelto e mi sono consacrato ma le pulsioni sessuali, i desideri della carne, le voglie libidinose non si sono placate ma anzi si sono fatte ancora più potenti, con momenti di forte debolezza in cui il desiderio si faceva (e si fa) dilaniante e irresistibile. I tormenti arrivano ad essere insostenibili, al punto che ho fatto mio il detto: il modo migliore per vincere le tentazioni è cedervi. E così ho trovato un equilibrio vivendo appieno la mia missione, impostandola sulla Carità (e non sui dogmi, i precetti e le sterili leggi ecclesiastiche) e allo stesso tempo non rinunciando ai piaceri della carne, anche i più concupiscenti e degradanti; insomma, da sacerdote, l'unico comandamento che ho giurato di osservare sempre è l'amore e la carità verso il prossimo. LA GENESI DEL PECCATO La prima grave trasgressione l'ho fatta a ventitré anni. L'ho fatta proprio il giorno prima di essere consacrato sacerdote e l'ho fatta alla grande, con un incesto! Una mia ...
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