1. Ada si racconta


    Data: 31/03/2020, Categorie: Etero Autore: MauXCuck, Fonte: EroticiRacconti

    ... e spinge, lentamente, dolcemente. Grazie all' olio non è difficile. Si muove, tranquillo...avanti e indietro, avanti e indietro. Ogni tanto accelera il ritmo, mi sto eccitando...mi accarezzo, gli accarezzo il coso...le palle. Ora sono eccitatissima, accelero le carezze sul clitoride e vengo con un fortissimo orgasmo, mentre lui continua; non so se riuscirà a godere ancora, invece sento che anche lui è pronto; accelera i movimenti, respira forte. Mi sembra che il coso sia sempre più grosso, più caldo. In quella specie di delirio non riesco neppure a distinguere se è dietro o davanti. Mi tocco appena e vengo spingendo il culo contro il suo ventre. Viene anche lui...sento chiaramente il caldo del suo liquore inondarmi le viscere. Mi accascio sul letto, e lui sopra di me, respirando affannosamente. Poi si alza e torna in bagno. Io resto lì, esausta, svuotata di ogni energia. Lui si riveste, mi sfiora leggermente le labbra con un bacio, poi prende una mano e la bacia. Mi guarda con gli occhi che gli brillano. Adios, senora. Io corro in bagno, voglio ripulirmi di tutto prima del tuo arrivo. Vorrei anche farti trovare la stanza in ordine ma non faccio in tempo. Il resto lo sai." Sì, il resto lo so, ma quello che ho udito supera ogni mia fantasia. Resto in silenzio, cercando cosa dire, cosa fare. "Beh, ma dormi?" Mi scuoto. "No che non dormo, come potrei?" Le passo un braccio dietro le spalle, la tiro a me. Le prendo una mano e la poso sul membro, durissimo. "Questo è il risultato ...
    ... del tuo racconto e...specialmente di avermi detto che hai voluto farti...sodomizzare. Ora però che ne dici di mettere al calduccio nel nido questo passerotto?" "Passerotto? a me sembra un corvaccio." ride lei accogliendolo nella calda, umida, intima alcova. Evidentemente non mi sono eccitato solo io. E mentre lei, rispondendo alle mie domande, mi racconta del suo cazzo caldo e duro, di come, mentre la sodomizzava la riempiva di complimenti di cui lei però non ricorda niente, e di come le strizzava le tette, ci perdiamo, insieme, in un orgasmo che ci lascia ansimanti, fradici di sudore e dei nostri umori. Prima di addormentarmi realizzo che sentirle raccontare quelle che non sono più fantasie mi eccita tanto quanto (o forse più?) vederla in aione. Al sabato torniamo all' Hotel e, mentre siamo sulla spiaggia, decidiamo di tornare in quel bar per trovare Stefano. Dopo la solita buona cena, quando arriviamo al locale è quasi mezzanotte. Il bar, come prevedibile, è molto affollato. Sedersi al bancone è impossibile, allora ci dirigiamo al giardino interno. Durante il tragitto, vediamo Stefano seduto ad un tavolino insieme ad un ragazzo più o meno suo coetaneo. Non essendo solo, proseguiamo senza salutarlo. In giardino, ci sediamo su un divanetto molto basso. Ada accavalla le gambe e la minigonna sale fino a scoprire completamente la coscia nuda. Mentre aspettiamo che ci vengano portati i drink che abbiamo ordinato al banco, vediamo arrivare Stefano che, dopo averci salutato, si siede ...
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