1. Il pennello del professore


    Data: 01/04/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: FSeed, Fonte: Annunci69

    Frequentavo il secondo anno di liceo artistico, e già all'epoca sapevo di essere gay. Guardavo i ragazzi nei corridoi e pensavo a come potevano essere stare insieme a uno di loro, ma soprattutto pensavo a come potevano essere i loro cazzi. La mia classe era composta per lo più da ragazze, con cui avevo un buon rapporto, ma i pochi ragazzi della mia sezione non erano molto socievoli, forse perchè avevano capito il mio orientamento sessuale. A metà dell'anno scolastico la nostra professoressa di pittura andò in congedo per motivi di salute, e fu sostituita da un nuovo professore. Il nuovo professore era un trentenne dai capelli lunghi stretti in una coda, alto e magro, con un viso non particolarmente bello, ma aveva il suo fascino. Fin da subito si instaurò un bel rapporto tra lui e noi studenti, forse dovuto anche alla sua giovane età, e le lezioni era molto piacevoli. Col passare del tempo mi accorsi che aveva un riguardo particolare con tutte le ragazze della classe, mentre i ragazzi erano trattati in modo più severo. Io ero l'unica eccezione. Durante le ore di pittura si fermava spesso dietro al mio cavalletto a vedere i miei lavori, ed era sempre disposto a darmi consigli e suggerimenti.
    
    Verso la fine dell'anno avvenne qualcosa che non mi sarei mai aspettato. Un venerdì fu indetto uno sciopero generale, che avrebbe costrutto quasi tutti gli studenti a rimanere a casa. Come al solito mia madre non voleva che perdessi nessun giorno di scuola, e per questo motivo quella ...
    ... mattina mi ritrovai in classe con solo altre due amiche. Visto l'andamento della giornata le due ragazze chiamarono i rispettivi genitori per uscire prima e tornare a casa, cosa che a me fu impossibile perchè i miei genitori lavoravano.
    
    Le ultime quattro ore della giornata erano quelle di pittura, e visto che alcuni professori non si erano presentati, mi aspettavo di passare le ultime ore da solo. Quando entrai nell'aula trovai già il professore che preparava il modello da dipingere al centro della stanza.
    
    "Allora oggi non sarò solo" disse il professore vedendomi entrare.
    
    "Sono rimasto solo io. Le altre ragazze sono uscite prima".
    
    "Molto bene. Oggi avevo in mente di lavorare su un nuovo modello. Scegli il posto che preferisci".
    
    Presi le mie cose e scelsi un cavalletto di fronte al soggetto da dipingere, un calco in gesso di una statua classica. Per la prima ora non successe nulla, ogni tanto il professore veniva a vedere il lavoro e scambiava qualche parola con me. Con la coda dell'occhio mi accorsi che spesso il professore mi guardava, osservando il mio profilo mentre dipingevo, ma non diedi peso alla cosa. Qualche minuto prima che suonasse l'intervallo si avvicinò a me, e con la scusa di vedere bene il disegno si mise proprio alle mia spalle.
    
    "Molto bene. Ma in questo punto dovresti essere più delicato. Ti faccio vedere". Dicendo così mi prese la mano con il pennello e cominciò a guidarmi sulla tela. Il suo corpo premette contro il mio, e potei sentire ...
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