1. La sorpresa


    Data: 01/04/2020, Categorie: Etero Autore: ssbbw69, Fonte: Annunci69

    - Sono un'idiota.
    
    Me lo ripeto con convinzione per ognuno dei novanta chilometri che dividono casa mia da casa tua.
    
    Novanta chilometri che percorro in gran parte in autostrada, guidando con una prudenza perfino eccessiva che di solito poco mi appartiene. Attenta alle distanze di sicurezza, ai limiti, alle manovre altrui.
    
    A poco meno di metà strada si è accesa una delle due spie dell'olio. Una volta il mio meccanico mi ha spiegato che una delle due lucine significa “controlla l'olio, svaporata!” mentre l'altra si traduce con “fermati subito, stai fottendo il motore”.
    
    Chissà quale delle due era gialla come quella che mi occhieggia sotto il naso.
    
    Da fervente atea, mi invento una divinità delle donne avventate che mi aiuti ad arrivare senza intoppi fino a casa tua.
    
    Se mi succedesse qualcosa, se dovessero fermarmi, se dovessi scendere dall'auto, penso con ansia crescente.
    
    Ma tu guarda se all'età di quarantecceteranni una deve compiere simili sciocchezze come quella di uscire di casa e guidare per novanta chilometri vestita solo di reggiseno, perizoma, calze, reggicalze e cappotto.
    
    A febbraio, poi.
    
    Nemmeno a luglio.
    
    Nossignore, qui ci si improvvisa femme fatale a febbraio, con tre gradi sotto lo zero.
    
    - La prossima volta stupiscimi, mi hai sfidata qualche giorno fa al culmine di una delle nostre discussioni strampalate in cui ci invischiamo per ore.
    
    Eccoti servito: svestita da zoccola, truccata e perfino con un paio di scarpe da femmina, non ...
    ... con gli scarponcini con cui giro di solito e che tu odi tanto.
    
    Una meravigliosa sensazione di sollievo mi pervade non appena parcheggio l'auto vicino a casa tua.
    
    Scendo e porto con me un borsone.
    
    Sotto casa tua tiro fuori un paio di scarpe nere col tacco e nascondo gli scarponcini.
    
    Entro e ti sento trafficare di sopra: ti saluto a gran voce e inizio a salire la scala.
    
    Eccoti: hai appena finito la doccia e, come al solito, giri nudo per casa.
    
    Ti guardo con piacere: sei bello, amore mio. Di una bellezza eccessiva, sfacciata e arrogante. Una bellezza che fa voltare le persone, uomini e donne, quando entriamo in un locale.
    
    Oramai ci ho fatto l'abitudine.
    
    - Ciao, amore, mi dici.
    
    Un bacio veloce e inizi a raccontarmi una cosa che ti è successa in ufficio al mattino, poi mi chiedi se gnocchi al pesto vanno bene per cena.
    
    Io, dopo il saluto, non ho ancora detto una parola. In piedi davanti a te, ancora chiusa nel mio cappotto lungo fin quasi alle caviglie, ti guardo e sento un piacevole rossore che mi scalda le guance.
    
    Ti sorrido e tu mi guardi perplesso. Mi passi la canna che stai fumando e mi chiedi se va tutto bene.
    
    Io non smetto di sorridere, aspiro una boccata di fumo e non apro bocca.
    
    - Hai messo i tacchi, commenti, belli.
    
    Il mio silenzio inizia a disorientarti e io, senza smettere di guardarti negli occhi, apro il cappotto.
    
    E così mi godo il tuo stupore. Vedo lo scintillio nei tuoi occhi. Vedo la tua erezione, immediata, che rende ...
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