1. Incontro indiscreto sul treno


    Data: 02/04/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Honhel, Fonte: RaccontiMilu

    Il treno regionale vecchio e scassato era un forno sotto il caldo sole estivo. Una scatola di metallo arroventato, e c�era una sola cosa che rendesse il calore sopportabile, Lei, altra sola avventrice di quel vagone oltre a me. Seduta rivolta verso di me nel blocco di posti da quattro dopo il mio. La guardavo dalla fessura tra le poltrone. Una dea. Dalla pelle color del cioccolato, non fondente e scuro, un dolce cioccolatino al latte, che si stava letteralmente sciogliendo a quel calore. Una ragazza di una bellezza incredibile, un viso d�angelo, zigomi alti fra cui si trovava un naso piccolo e delicato per una ragazza d colore e delle labbra piene e carnose che mettono una voglia di infilarci la lingua in mezzo� e non solo. Porta un vestitino molto corto e molto scollato, troppo scollato, un seno magnifico, non esagerato, una terza direi, chiuso in un da due fasce che si legavano dietro al collo e scollato sui fianchi e sulla schiena che lasciava vedere un reggiseno di pizzo tutto nero. Il vestito &egrave appunto corto e lei siede tenendo, a causa del caldo, le gambe leggermente divaricate. Il mio occhio non fa altro che cadere fra quelle gambe scure e ben tornite, aperte a sufficienza da mettere in mostra le cosce, da lasciar immaginare ciò che con crudeltà non facevano vedere.Non so cosa mi sia preso, il caldo, l�eccitazione, la pressione del mio cazzo durissimo sui pantaloni, decisi di mettere al bando ogni discrezione, non più sbirciate di sfuggita, mi metto a fissare ...
    ... intensamente quel punto scuro fra le sue cosce, dove stava una figa sicuramente molto accaldata. La consapevolezza di poter essere visto a fissare in maniera tanto indiscreta la sua intimità non fa che aumentare la mia eccitazione, lancio brevi occhiate al suo viso, per controllare se le mie attenzioni si dono, come spero, palesate ai suoi occhi. Lei fa un breve movimento, come se volesse chiudere le gambe ma non sapesse bene se o come farlo. Allora mi rendo conto che finalmente mi ha colto con le mani, o meglio con gli occhi, nel sacco. Io spinto ormai solo da una profonda eccitazione allargo le gambe e mi metto una mano sull�inguine mettendo ben in mostra il mio pacco. Non poteva certo restare la a farsi fissare come un pezzo di carne, la dea d�ebano quindi si alza in piedi, si mette di profilo e inizio a fissare fuori dal finestrino. Madornale errore, cosi tesoro mio dai alla mercé del mio occhio inopportuno il tuo fianco, il reggiseno di pizzo nero che si vede uscire da sotto l�abito e perfino un accenno della curva del seno. Ma la cosa migliore &egrave senza dubbio il culo. Cazzo che culo. Di dimensioni notevoli, oserei quasi dire grosso, senza però risultare grasso. Ormai immagino di passare il mio cazzo eretto fra quelle chiappe e di scendere a infilare la lingua fino ad arrivare a lambire il suo buchino. Ormai sono oltre ogni pudore e rispetto e prendo a massaggiarmi con la mano il pacco. Lei che ogni tanto mi spia per tenermi d�occhio ritrova un briciolo di dignità e di ...
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