1. Incontro indiscreto sul treno


    Data: 02/04/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Honhel, Fonte: RaccontiMilu

    ... colpo torna a sedersi, rimettendosi nella posizione iniziale, con le cosce divaricate mai abbastanza. Parla: � vuoi che allargo le cosce e ti mostro la figa schifoso che non sei altro? Così ti fai una sega e la finiamo che tanto io quel cazzetto che ti ritrovi non lo sentirei neanche�. &egrave giovane, avrà la mia età, circa 25 anni. Ormai sono in paradiso, quelle parole suscitano in me l�effetto contrario di quello che sperava lei, e le rispondo:� sicura che il mio cazzetto sia tanto piccolo? Non dovresti giudicare troppo in fretta!�. Mi ride in faccia � non ne voglio neanche sentir parlare, sei uno stronzo minidotato che si diverte a molestare le ragazze nei treni�. Era vero? Una cosa così non l�avevo neanche mai pensata, eppure ora mi ritrovo la in quella situazione cui ero stato guidato solo dalla libidine a rischiare una denuncia. faccio l�unica cosa che mi &egrave possibile, quello che ogni fibra della mia carne mi dice di fare. Tirare fuori il cazzo. Mi apro i pantaloni ed estraggo la mia verga, e che verga, di tutto rispetto e non solo più di 20 cm e con un bel diametro. Io stesso rimango quasi sorpreso, ovviamente so di avercelo grosso ma porca troia non era mai stato così gonfio il mio cazzo, sono così eccitato. �hai ragione scusa, sono una merda e mi sento una merda, ma tu sei un angelo e guarda come mi hai ridotto� dopo che sei entrata non ho capito più nulla, ho iniziato ad essere sempre più eccitato e non mi sono neanche reso conto di come sono arrivato ...
    ... fino a qui. Ma guardami, ho il cazzo in tiro che sta per esplodere, e tutto per colpa o merito tuo. Potrei morire pur di infilare la lingua fra quelle tue gambe�. Io non so quale spirito sciamanico dell�africa nera vegli su di me ma noto subito il cambiamento nella sua espressione. Prima quando ho tirato fuori la minchia da cavallo. E poi dopo aver finito di dire ciò che avevo dentro. Si alza in piedi e viene a sedersi direttamente davanti di me. Questa volta le cosce sono ben chiuse. In compenso ho le sue tette a mezzo metro dai miei occhi. I suoi invece vanno dal mio viso alla mia cappella violacea e bagnata di umori. �sei un porco schifoso e dovrei urlare e chiamare il capotreno�. Ora mi guarda dritto negli occhi. � ma ti meriti ben di peggio�� con la mano sinistra mi afferra il cazzo alla base e stringendolo tanto forte da farmi male. Con la destra eccola che mi molla un ceffone sul glande turgido. Cazzo che male, tanto da farmi vedere le stelle, tanto da farmi quasi venire �porco schifoso basdardo�. Ora però non faceva più allusioni sul mio cazzetto. La destra si infila tra le mie coscie e mi affera i testicoli gonfi. Me li strizza. Ma non lo fa per farmi male, certo sussulto e mi scappa pure un gemito di dolore, delicata non &egrave, ma avrebbe potuto lasciarmi in ginocchio dolorante per tre giorni se avesse voluto. Se avesse voluto� ma voleva altro� � adesso tu stronzo ti metti in ginocchio davanti a me e mi lecchi la figa ma stai attento che devi risarcirmi del tuo ...