Buon compleanno, amore mio! - Racconti Erotici

Buon compleanno, amore mio!

Di lì a poco avrei compiuto i fatidici 18 anni.

Frequentavo il quinto anno del liceo classico della mia città. Ero considerato uno dei più fighi della scuola, bello, alto, due profondissimi occhi verdi, bel fisico tonico dovuto ad anni di intensa attività sportiva e una solida nomea di sventrapassere; di ragazze me ne ero fatte parecchie di sicuro.

In quel periodo frequentavo Giulia, una ragazza del mio stesso istituto mia coetanea. Bella lo era di certo, inteligente anche, ma aveva un'altra qualità che la rendeva la ragazza perfetta: era un'ottima compagna di letto, mi assecondava nelle mie perversioni sessuali, era sempre pronta a dare piacere ricavandone in cambio altrettanto.

Ci siamo divertiti parecchio insieme durante la nostra relazione, pur non facendoci scappare di tanto in tanto qualche avventura extra.

E dunque era arrivato "quel giorno". Giulia mi aveva invitato a casa sua, i suoi erono fuori per lavoro, mi aveva promesso una cenetta romantica ed una piacevole serata. La assecondai, tanto i festeggiamenti in grande con gli amici erono posticipati al sabato seguente.

Arrivai puntuale. Avevo portato con me una bottiglia di champagne trafugata dalla cantina di mio padre, avremmo potuto berla a letto durante l'amplesso che sicuramente sarebbe seguito alla cena, o almeno così pensavo. Avevo portato anche un pò d'erba, tanto per perdere ancor di più i già allentati freni inibitori. Mi volevo divertire e farla divertire alla grande. Era il mio ...

... giorno.

Entrai in casa. Dalla cucina Giulia mi disse di aspettarla sul divano e di mettermi comodo, sarebbe arrivata subito. La stanza era semi-buia, qualche candela e musica a basso volume per fare atmosfera. Dopo poco entrò.

Io ero seduto sul divano. Aveva un vestitino nero corto, niente di porco però. Si sedette sulle mie ginocchia e mi baciò. Poi mi morse il lobo dell'orecchio e mi sussurrò:

"Buon compleanno amore mio! Goditi la serata" e mi infilò la lingua nell'orecchio, facendomi risalire una fitta di piacere lungo la colonna vertebrale.

A quel punto si alzò e si mise a sedere sul tavolo sgombro. La musica improvvisamente cambiò e da soave diventò aggressiva. Giulia iniziò a sbottonarsi i bottoncini del vestito lasciando intravedere il pizzo del reggiseno. Divaricò le gambe ed intravidi il reggicalze nero ed il perizoma dello stesso colore.

Improvvisamente un movimento alla mia sinistra, verso la porta, attirò la mia attenzione. Una figura sinuosa stava avanzando verso Giulia. Era una ragazza in minigonna e camicia bianca che proprio non conoscevo.

Giulia continuava a fissarmi negli occhi, sembrava divertita, io invece ero piuttosto confuso. Mi sussurrò di tranquillizarmi. La nuova venuta si avvicinò alla mia ragazza e le accarezzò il collo col dorso della mano. Scese verso lo scollo prosperoso di Giulia ed infilò le dita tra i seni. Poi continuò a scendere, le sollevò l'abito mettendo in mostra il perizoma, scostò il tessuto e infilò due dita nella passera della ...