1. Primo Incontro con la Mistress


    Data: 03/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Paolo883, Fonte: EroticiRacconti

    ... l’aveva immaginata: indossava un corpetto ed una gonna di pelle nera ed ai piedi aveva un paio di stivali da cavallerizza. Ma la cosa che dimostrava che senza dubbio era la sua mi stress era lo sguardo: non aveva visto una donna con uno sguardo più severo, assoluto, completamente annientante. Paolo si sentì ancora più piccolo davanti alla sua dea. – “Sei Paolo immagino”. – “Sì”. – “Cominciamo male, devi dire sì padrona, brutto stronzo”. – “Sì padrona, mi scusi padrona”. Paolo ebbe un momento di smarrimento: stava per rovinare tutto, doveva restare più concentrato e dimostrare tutta la sua obbedienza. – “Va bene, è l’ultimo ammonimento. Se ti comporterai ancora male, io mi alzerò e me ne andrò e tu non sarai mai più mio schiavo. Innanzitutto ti ordino di stare sempre zitto e di parlare solo quando te lo dico io, capito stronzo!” – “Sì padrona.” – “Bene. Il tuo fisico mi sembra adatto per essere schiavo: poco mascolino, ma posso sempre usarti come schiavo effeminato per i miei giochi con i miei schiavi, d’accordo?” – “Sì padrona.” – “Ora devo esaminarti più in profondità, per cui ti porterò nella mia scuderia, paga il conto e seguimi!” Paolo pagò e la seguì. Fu fatto salire sul sedile posteriore di un grande SUV con i vetri posteriori oscurati. Samantha si mise alla guida e dopo pochi metri ordinò: – “Ora spogliati completamente e passami i tuoi abiti qui davanti” – “Sì padrona.” Questo ordine fu accolto da Paolo con grande eccitazione. Il respiro si fece affannoso, la bocca ...
    ... secca. In pochi minuti si trovò completamente nudo su un’auto non sua con una donna al volante completamente vestita. Il suo pene si irrigidì al pensiero di essere come una puttana raccolta per strada da un cliente, pronta a soddisfare tutte le sue voglie. Vide Mistress Samantha che ogni tanto lo scrutava dallo specchietto retrovisore. Arrivarono ad una strada di campagna e Mistress Samantha accostò in una piccola radura che si insinuava nel bosco. Scese, aprì la porta posteriore e ordinò: – “Scendi schiavo!” Paolo scese senza fare commenti, anche se capiva di essere in una situazione molto imbarazzante: sarebbe potuto passare qualcuno, addirittura Mistress Samantha avrebbe potuto risalire in auto e lasciarlo tutto nudo in un bosco. Ciononostante Paolo accettò il rischio perché era sicuro che se avesse obiettato la sua speranza di servire Samantha sarebbe stata definitivamente vanificata. – “Cammina schiavo, andiamo un po’ dentro il bosco: qui non passa mai nessuno, ma nel bosco siamo più sicuri di non essere disturbati”. Così Paolo si incamminò davanti alla sua padrona: il sentiero era sconnesso e soprattutto Paolo non sempre riusciva ad evitare i ricci appena caduti dai castagni. Malgrado i suoi poveri piedi fossero ben presto pieni di dolorosi aculei non emise alcun lamento. – “Bravo schiavo, vedo che non ti lamenti, cominciamo bene, ora fermati davanti a quell’albero, girati e appoggiati sulla corteccia” Così dicendo Samantha prese da una borsa una grossa corda di canapa e ...