Compleanno di un amico di nicola - Racconti Erotici

Compleanno di un amico di nicola

Per chi si fosse perso per strada Nicola è il mio ultimo compagno di giochi, all'inizio era convinto di essere il mio ragazzo ma dopo poco si è rassegnato al ruolo di cuckold e non sembra che gli dispiaccia...

E' un venerdì di inverno, Nicola ed io siamo stati invitati al compleanno di un suo amico che vive in una cittadina a circa un’oretta dalla nostra, cena e festa in un locale tipo discopub.

Io non conosco praticamente nessuno ma voglio subito farmi conoscere (e riconoscere!) indosso un vestitino nero molto corto, la parte della gonna è aderente, la parte di sopra invece è larga è morbida con una profonda scollatura. Stivali neri fino al ginocchio, collant color carne e un cardigan grigio lungo più o meno come il vestito e lasciato aperto. Intimo d’ordinanza, completino push-up nero liscio con un cuoricino di strass tra le coppe e perizoma nero a T con lo stesso cuoricino di strass nell’intersezione.

Ceniamo, beviamo, ma gli amici di nicola sono un po’ mosci e noiosi, rimangono la maggior parte del tempo seduti al tavolo a parlare di lavoro o a sparlare di altri amici non presenti. Io mi rompo con loro e allora dico a nicola di buttarci in pista, balliamo, beviamo ancora (soprattutto io) e ci divertiamo anche parecchio. I suoi amici se ne vanno presto e alla spicciolata. Li salutiamo ad uno ad uno e quando anche gli ultimi ci lasciano nicola mi chiede se voglio tornare a casa. Io gli rispondo che mi sto divertendo e preferisco rimanere ancora un po’ lì a ...

... ballare. Lui acconsente.

Dopo una mezz’ora circa devo andare in bagno, mi metto in fila e aspetto il mio turno. Finalmente entro dentro faccio la pipì ma mentre mi rivesto i collant rimangono impigliati da qualche parte e si bucano in due o tre punti. Fanculo! Ma poi penso chi se ne frega vado a rifarmi il trucco e mi ributto in pista. Esco dal bagno e il locale è molto più pieno di prima, addirittura duro fatica a ritrovare nicola. Alla fine lo vedo al bancone del bar che sta prendendo da bere lo prendo per mano, lo porto in mezzo alla pista e ci mettiamo a ballare.

Ci scateniamo, forse anche per effetto dell’alcol e io mi lascio andare sempre di più, ormai non sto più nemmeno attenta alla gonna che mi sale su mentre ballo e ogni tanto è nicola che mi ricorda di riabbassarla.

Comincio anche ad attirare le attenzioni di alcuni maschi che iniziano a girarmi intorno e a provare a ballare con me ma io tengo tutti a distanza. Ad un certo punto nicola mi dice che deve andare in bagno, mi chiede se mi va di accompagnarlo ma io preferisco continuare a ballare, rimango sola in mezzo alla pista e alcuni ragazzi passano all’attacco. Mi circondano in tre o quattro e ballandomi intorno mi si fanno vicini, ancora una volta respingo le loro attenzioni e loro molto gentilmente mi lasciano stare senza insistere troppo. Decido comunque che è il momento di spostarmi in una zona più tranquilla. Esco fuori su una specie di terrazza a prendere una boccata d’aria, stranamente non c’è quasi ...