Tra moglie e marito metti anche...
Data: 19/11/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: markmilano00, Fonte: Annunci69
Quando fai un lavoro che ti porta a contatto con le persone stimoli un senso molto particolare, quello della ‘rilettura’ di chi hai di fronte in tempi sempre più compressi. Si parte dalla stretta di mano, all’atteggiamento posturale, sino naturalmente alle parole e ai discorsi, arrivando anche al tipo di scrittura adottata nello scambio di messaggi. Tutto questo se ben decifrato può dare un quadro prospettico piuttosto chiaro di chi hai di fronte.
Conobbi Lea e Lorenzo ad inizio dicembre in un noto locale di Milano, quando i due avventori stavano per essere congedati per mancanza di tavoli, ma dopo un brevissimo consulto con lla mia commensale mi avvicinai al maître e dissi che sul nostro tavolo c’era posto. Il gesto, piuttosto insolito a Milano ed in quel locale in particolare, stupì tutti e tre. La coppia si sedette e conversammo per pochi ma intensi istanti, ove percepii una ‘bellezza’ non solo fisica ma completa, di quelle che piacciono a me. Ci salutammo dopo circa un’ora, quando chiesi il conto e mi accommiatai, poco prima di ricevere da Lorenzo il biglietto da visita, faceva il consulente per una grande multinazionale. Ricambiai con il mio biglietto e ci salutammo. Portai a casa la mia amica, e mi incamminai verso casa quando la vibrazione del mio telefono interruppe i miei pensieri. Me lo aspettavo, ed in effetti era il messaggio di Lorenzo, diretto e deciso ed anche se di carattere evito di creare castelli in aria, il testo del messaggio lasciava spazio a poche ...
... interpretazioni: “Sono Lorenzo e sono qui con Lea, siamo quelli con cui hai condiviso il tuo tavolo. Ti ringraziamo ancora. Ma ti scrivevo per chiederti che tipo di crema corpo usi… Lea era interessata a saperlo. Perdona la domanda intima ma lei è cosi”.
Risposi con un sorriso “Datteri e Mirra.
Ma attenzione è una crema particolare, ha un effetto diverso a seconda della propria pelle”.
Continuammo a scambiarci messaggi per qualche minuto, sino a congedarci con la promessa di rivederci per bere qualcosa. Cosa che però non capitò nei giorni successivi ma solo dopo un mese, ancora una volta con un loro messaggio, ancora una volta diretto “Ti va stasera da noi? Lea vorrebbe assaporare il tuo il profumo della tua crema”.
Scrissi e riscrissi per più volte la risposta al messaggio, provando ad argomentare un sì diretto, ma cancellai tutto e ritornai al primo, originale, SI diretto.
Mi presentai a casa loro con una bottiglia di Valtellina Superiore Sassella, la stessa che aveva ordinato lui al tavolo, il mio spirito d’osservazione rese entusiasta Lorenzo. Aprimmo la bottiglia e chiacchierammo amabilmente, lui vestiva jeans comodi ed una camicia bianca aperta, lei un vestitino nero con calze dello stesso colore, e scarpe rosse come un vistoso bracciale che portava al polso destro.
Ad un certo punto Lea prese a baciare con passione il marito, guardandomi, per poi estrarre dai sui jeans l’arnese, già pronto all’uso, che fece sparire nella sua bocca dalle labbra perfette ...