1. Illuminazione


    Data: 04/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: oleandro

    ... proprio non li sopporta, non era quello che intendevo ma la sua frase esagerata mi tranquillizzò. E per questo che ho reagito così male con lei e con il sig. Mario. Ancora non riesco a capire come posso aver detto: “Che cazzo pensi di fare. Frocio!”. Spero che un giorno potremo dimenticare, anzi spero che potremo andare avanti senza dimenticare mai quanto potente sia la radice della ribellione e dell’insolenza che senza la sua guida sicura mi porterebbe presto a perderere lo straordinario lavoro fin qui fatto. Il suo sguardo gelido e la sua voce metallica con cui mi ha detto: “Via da questa casa. Fino a nuovo ordine” All’inizio mi sono sembrati una liberazione. Non ho mai messo indiscussione che lei sia la mia Padrona, glielo assicuro. E il suo “Via da questa casa” sarebbe stato terribili se non fosse stato accompagnato da “fino a nuovo ordine” che lasciava sperare bene. L’ordine poi è arrivato per sms: “Per una settimana, proibizione di uscire di casa se non per andare a lavorare, niente televisione, niente computer se non per controllare la mail la sera, niente telefono, due pasti al giorno costituiti da pasta con lattuga (bollita alla sera, e cruda al mattino)e soprattutto la pena del silenzio (tranne in ufficio solo se strettamente indispensabile). La punizione è stata durissima, forse anche più di quello che mi è sembrata leggendo il suo sms. Ma mai, e sono orgoglioso di dirlo ho messo in discusssione la nostra relazione e il suo dominio. La prova più difficile è stata ...
    ... quella del silenzio. Avrei voluto parlare con lei, provare a chiarire la situazione, ero divorato dal desiderio di adorarla, ma anche confuso non capivo come un atto così importante come farmi vivere un’esperienza omosessuale non fosse accompagnata da alcuna spiegazione. Cosa aveva inteso fare? voleva provare il suo dominio assoluto contro ogni nostro patto? Improvvisamente ho capito di aver frainteso, lei non voleva trasformarmi in un omosessuale perché uno schiavo non è né omosessuale né eterosessuale. In un rapporto di schiavitù non c’è omosessualità né eterosessualità, ma dominazione e sottomissione, uno schiavo è semplicemente della sua padrona. Per uno schiavo il piacere erotico passa attraverso il compiacemento del proprio padrone. Uno schiavo ha delle inclinazioni erotiche che lo portano a accettare un padrone, maschio o femmina che sia, forse c’è in questo un riflesso di ciò che nelle persone “normali” si dice inclinazione sessuale, ma appunto uno schiavo è in cerca di un padrone. Un uomo che fa l’amore con un altro uomo è omosessuale. Uno schiavo che viene inculato suordine del proprio padrone a un uomo è semplicemente uno schiavo ubbidiente. Del resto quando si prende un cane, e lo si sceglie maschio o femmina lo si sceglie in base ad alcune caratteristiche, e non è una scelta che ha niente a che fare con le proprie inclinazioni erotiche. Il rapporto con lo schiavo è certamente diverso, ma non direi che un padrone maschio è omosessuale perché ha uno schiavo mascio.. ...