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Tra Vecchio e Nuovo - Zia e Nipote - Capitolo VII
Data: 04/04/2020, Categorie: Incesti Autore: Raccontatore
... ancora per molto, Rita disse di essere dispiaciuto per quanto era accaduto e disse che si sarebbe rifiutata di tornare nel loro paese natale per quell’occasione. Matteo nel frattempo non capiva gran ché dal filo di voce che trapelava dalla cornetta del telefono. Sì infilò le mutande in un gesto di pudore, anche se nessuno a parte Rita poteva vederlo. Infine quest’ultima affermò che nemmeno Matteo aveva intenzione di tornare in paese e che lui stesso aveva affermato ciò. Stavolta l’espressione di Matteo era incredula oltre che confusa. Qualcosa di grave era accaduto, ma lui ne stava rimanendo fuori e la sua curiosità saliva inevitabilmente. “Fate bene a non andare nemmeno voi… Ora vado, ti faccio richiamare più tardi da Matteo che ora è andato in bagno… Saluta tutti cara, ti mando un bacione.” Rita agganciò, grigia in volto. “Si può sapere che è successo?” Chiese il ragazzo. Rita sospirò con rabbia. Era ancora nuda, in tutta la sua eleganza di donna e completa mancanza della minima briciola di pudore. “E’ morto zio Nello.” “Ah… Cavolo. Credo di averlo visto ben poche volte, non ricordo nemmeno com’è fatto.” Asserì Matteo. “C’è un motivo per cui è stato allontanato dalla famiglia da tempo, per quello che mi ha fatto.” Matteo strabuzzò gli occhi. Sua zia Rita era sempre al centro di tutto, sia nella sua famiglia che ormai nella sua vita, era una donna che sapeva monopolizzare la scena, estendendo i suoi tentacoli in angolo dell’esistenza delle persone. “Cioè? Non mi avete mai ...
... detto nulla!” Fece il ragazzo sedendosi accanto alla zia. “Eri troppo piccolo per saperlo, ma zio Nello era un vero e proprio porco. Ha abusato di me quando vivevo ancora lì e non avevo nemmeno sedici anni all’epoca! Cristo… Non me lo hanno fatto nemmeno denunciare. I panni sporchi si lavano in casa dicevano tutti… ma ecco qua, finalmente è crepato quello stronzo!” Rita ricacciò le lacrime indietro e continuò a parlare con la voce strozzata dal pianto. “Io non volevo fare nulla, è stato lui a costringermi e come unica punizione è stato ripudiato dalla famiglia ma nessuno gli ha mai fatto nulla di più che negargli la presenza alle feste! Sono tutti dei trogloditi, che restassero all’età della pietra! E’ tempo che le cose cambino.” Matteo era sconvolto. Improvvisamente si collegarono molti eventi tra loro, ricordi di brandelli di conversazioni in famiglia, allusioni, segreti mai svelati e sempre origliati tra un bisbiglio e un’informazione data a mezza bocca. Un’ altra delle sue certezze nella vita era appena crollata come un castello di fragili carte, nemmeno la sua famiglia costituiva più un punto saldo nella sua vita. Quell’atto violento a cui era stata costretta sua zia da giovane doveva averla sconvolta a tal punto da cambiarla caratterialmente ed emotivamente. L’autoanalisi della situazione da parte di Matteo si concluse in quel punto, senza scavare più a fondo. Rita fece un profondo respiro e si calmò. Si accorse solo in quel momento quanto la sua nudità fosse fuori luogo ...