La donna che sosteneva essere Catalina Lasa. Epilogo.
Data: 19/11/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti
Ora vi parlo dell’inizio della mia carriera. Ok...? La rivedo e seduti al bar ci confidiamo vicendevolmente la nostra vita. Lei mi racconta che continua ad usare gli uomini per campare alla grande e mi dice del suo metodo per farlo. Ha anche delle richieste d’assistenza da parte di donne ma non le piace trattare con loro, sorge, quasi naturale, una specie d’antagonismo che mina il rapporto che invece deve essere di completa fiducia, mi propone quindi di passare a me le sue eventuali e prossime clienti, pensa così ad una proficua e duratura collaborazione fra noi e comunque mi rassicura che mi supporterà sempre con la sua esperienza. A lei.. gli uomini, a me le donne, propone. Io... titubo, dico che al momento sono stanco morto e stufo del sesso, tutto mi è venuto a noia e l’esponente della fauna avicola che ho fra le gambe (il mio uccello… per la cronaca) non ne vuole più sapere di cantare nuove melodie, è diventato muto. Si è trasformato da feroce rapace in tiepido e tenero pulcino. Ah…! Ricorderò per sempre le sue sagge parole: -Non dirlo neanche per scherzo! Stai bestemmiando! Ti serve solo un po’ di trattamento omeopatico e rinasci alla grande! Ora vieni con me, a casa mia e ci penso io…!- Brava…! Che parole piene di generosità! E con che spirito le dice! A casa mi fa distendere sul letto ancora sfatto che divide con il marito, uhmm… le lenzuola sanno ancora di lui, lei è pienamente a conoscenza quanto questo mi piace e mi eccita. Ah… scopare nel loro letto coniugale! ...
... Fantastico! Si spoglia restando solo con una leggera camicia aperta e in ginocchio si mette a strisciare verso di me. -Ti sei fatto troppe di quelle troiette che ti dicono sempre di si, con loro non devi neanche chiedere… sanno già cosa fare… ti esaudiscono in tutto e per tutto come se ci fosse un circuito telepatico fra voi…- Ha il petto scoperto e in ginocchio, guardandomi negli occhi, inizia a strofinarsi i capezzoli fino a farli diventare duri come punte di matite, li strofina e li strizza fra le dita… li tormenta. -Sai… voglio raccontarti del mio amante, tu lo conosci, no? Da lui accetterei anche di essere condotta al guinzaglio, figurati! Infatti… il porco… a volte mi porta in questi locali equivoci… mi ci conduce trattandomi come un oggetto, mi fa vestire provocante e vuole che non indossi nulla sotto, niente intimo… né slip, né reggiseno e… così… mi offre a chiunque voglia guardare, mi fa aprire le gambe… e io… mi mostro… uhuuu…! Che libidine! A volte, quando è in fregola, mi mette a disposizione di chi vuole avermi… e io… devo fare tutto quello che mi chiedono… proprio tutto, sai?- -Ma perché racconti a me… queste cose?- -Ohhh… scusa…! Non dovevo? Sicuro…?- Intanto si è messa a cavalcioni su di me e le sue mani fra le cosce giocano con la fica e con il culo spudoratamente offerti. Appena sente il tenero pulcino ridiventare aquila se ne impadronisce prontamente… impalandosi. Forse neanche un minuto di decisi colpi e mi svuoto… un vero fiume in piena! Si stende accanto e ...