1. Educazione al sorriso


    Data: 06/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm

    ... intenta a lavare le tazze, tre volte; smettere l�espressione sorridente, cinque volte. Infine, cosa molto grave, parlare e muovere la mano senza permesso per complessivi venti punti.Quanti ne ha guadagnato in tutto? Risponda--Ho guadagnato in tutto sessanta punti, signore!- Disse la donna, ancora con quel sorriso forzato.-Benissimo, vedo che è capace a calcolare! E ora mi dica, vuole la punizione subito o aspetta più tardi, quando avrà un punteggio più consistente?--Se non le dispiace, la vorrei subito, signore.- Rispose la donna, senza pensarci su. La tensione del momento e la voglia di procrastinare il più possibile l�argomento merda, l�aveva convinta a rispondere in quel modo. Poi era dalla notte che cercava di far tacere quell�incontenibile stimolo che partiva dal suo ventre infuocato e voglioso: meglio spegnerlo in una maniera o nell�altra. Ricevere una punizione era la soluzione migliore, che le avesse provocato un orgasmo o che al contrario l�avesse fatta stringere dalla paura e dal dolore.-Come vuole lei, signora. Dunque sessanta punti diviso tre fanno venti. Quindi si metta nella posizione adatta: il viso a terra, il bacino per aria: con le mani se lo scopra e separi bene le natiche: colpirò lì in mezzo. Esegua, per favore. E sorrida! Deve dimostrare tutta la sua felicità per le attenzioni del padrone. La avverto è l�ultima volta che la richiamo per quell�espressione. Successivamente, ogni volta che non l�avrà sul volto, le segnerò venti punti. Quindi stia ...
    ... attenta! Non vorrei rimandarla a casa con un vestito a losanghe sulla pelle, a furia di frustate! Un�altra cosa importante: potrà reagire ai colpi, manifestando il suo compiacimento, al massimo con mugolii: non voglio sentire grida o addirittura implorazioni, che saranno punite severamente triplicando la dose di frustate! Ha capito? Risponda!--Ho capito, signore.- Fece la donna sorridendo, mentre si metteva nella posizione richiesta. Razionalmente era affascinata dalla calma di quell�uomo che eseguiva con professionale distacco il suo compito, ma la sua indole masochista stava per prendere il sopravvento. Già la posizione assunta, l�attesa della punizione, l�essere in balia dello sconosciuto, la stava eccitando. Dimenticò la minaccia del pasto disgustoso, dimenticò che quell�uomo non fosse suo marito, dimenticò tutto: si concentrò solo sulla punizione che stava per ricevere e attese, chiudendo gli occhi.L�uomo le mise davanti al viso uno specchio in modo da controllare la sua espressione.Sentì la punta del frustino accarezzare la fessura tra le natiche e indugiare sul foro anale. La sua figa si bagnò come un riflesso condizionato.Poi cominciarono i primi colpi. Lei mugolava, sforzandosi di mantenere un leggero sorriso. Ma l�uomo aumentò la forza delle frustate su quella parte così sensibile e ben presto lei perse l�espressione sorridente. Come non bastasse, l�aguzzino, alterava le pause tra una frustata e l�altra, facendole durare da frazioni a qualche secondo finché i mugolii si ...
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