1. Educazione al sorriso


    Data: 06/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm

    ... mentire ad un padrone è gravissimo), o lei è scema! Su, risponda!-La donna propese per la seconda ipotesi, giusto per non far precipitare la situazione, ma invano. Cercò di rispondere con un tono sottomesso e compunto, ma traspariva lo sforzo di pronunciare quelle parole:-Ha ragione signore, sono proprio scema, signore-Vedendo che gli insulti la intimidivano e prostravano ulteriormente, l�uomo le consigliò con perfidia:- Si insulti, per favore, con parole sue! Anche in riferimento a quella scena ridicola, alla quale ho dovuto assistere.�.E continui a guardare davanti a sé, nel vuoto!- Le ordinò mentre lei, istintivamente, abbassava la testa.Con un�umiliazione che non aveva mai provato in nessuna sevizia precedente, si vide costretta a dichiarare: - Si, signore sono proprio una �Stupida�Deficiente�..Completamente handy�. Faccio schifo�..Merito di essere punita�..severamente�.- E alcune lacrime le rigarono il viso.-Ne prendo atto!- Commentò l�uomo, con ghigno soddisfatto.-Ora so che per farle entrare le mie regole in quella stupida testolina, dovrò accompagnare gli ordini con sollecitazioni dolorose. E� vero? Risponda!--E� così, signore�-Completi la risposta, dannazione!- Gridò l�uomo, saettando nell�aria il frustino.Nuovamente intimorita e tremante, la donna rispose:- E� vero, signore, per�.per farmi entrare le sue�regole nella mia�stupida testolina, mi dovrà�.�Cosa aveva detto, oddio��..Mi dovrà punire, signore.-Brava, molto bene. Su, un bel sorriso! Ecco, così. Ora vediamo ...
    ... se è capace di preparare una bella cenetta. Mi chieda pure, dove può trovare gli ingredienti. Badi che la riuscita del pasto è necessaria, ma lei è qui, sotto la mia attenta osservazione: è fondamentale che lei si comporti come una schiava, mi raccomando!-Le allentò le catenelle dei polsi e delle caviglie per consentirle di muoversi più agevolmente.�E ora che faccio?� Si domandò la donna: �Cosa vorrà da mangiare? Potrò domandarglielo, senza il suo permesso?� Decise di chiedere dove fosse la pasta, così avrebbe saputo se era quello che voleva. Poi lo stesso per la carne o la verdura: si, era una buona idea.Cercò di muoversi come le sembrava più consono ai desideri di quel padrone: camminava ancheggiando, cercava di far sobbalzare le tette, si chinava senza piegare le ginocchia, provava in tutti i modi di mostrare le sue forme femminili come��.sì, come una puttana.Cominciava a piacerle quel gioco provocante, che la faceva sentire donna e schiava nello stesso tempo. Sapeva di essere osservata attentamente.Più volte, scorse l�uomo che in silenzio, prendeva appunti su un taccuino. Era certa di commettere degli errori che le sarebbero costati cari e questo la eccitava ulteriormente.Preparò la tavola e intuì che la cena sarebbe stata solo per lui. Capitava anche a casa, con suo marito di doverlo servire digiuna.-E� pronto, signore! Se lo desidera, può accomodarsi a tavola!--Lo vedo, grazie! Non c�era bisogno di dirmelo!- E segnò alcune crocette sul taccuino.Si alzò e si avvicinò a ...
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