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Educazione al sorriso
Data: 06/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm
... lei, brandendo il frustino. Le toccò una mano con esso e la diresse fino ad imporgliela dietro il collo. Poi sfiorò l�altra, che raggiunse velocemente la prima. Sempre con quell�arnese in mano, corresse la postura della donna: le fece divaricare leggermente le gambe, avanzare il petto in avanti, indietreggiare il bacino. Infine, lo passò sulle labbra, per fargliele dischiudere:-Brava, ferma così! Quando non sta eseguendo un ordine deve stare così! Se lo ricordi! Ora vediamo come ha preparato la tavola: bene, complimenti! Almeno la donnina di casa, la fa bene. Ora può cominciare a servirmi.L�uomo sembrò gradire il pasto e come fu servito. Solo in alcuni casi segnava delle crocette sul taccuino e finito che ebbe, impose alla schiava di riunire i pochi avanzi in un piatto e lavare le stoviglie usate.La donna si sentiva lo sguardo del padrone addosso, come un pesante mantello, ma rassicurante e protettivo. Era completamente concentrata nell�esecuzione degli ordini, sulle posture da assumere. Proprio il gioco che prediligeva. Non avere la responsabilità di pensare al dopo, né ricordare il prima: vivere al presente, momento per momento e delegare completamente la propria vita al suo padrone.Mentre lavava i piatti, l�uomo si divertì a sfiorarle le gambe con la frusta; la punta dell�arnese la accarezzava delicatamente dalle caviglie alle cosce, s�insinuava sotto la gonna, alzandogliela e scoprendola fino alle natiche.Ad un iniziale cenno di reazione, l�uomo impose alla schiava una ...
... completa indifferenza all�operazione: doveva continuare a lavare i piatti come se non stesse succedendo niente.Ancora una volta la donna si sentì percorsa da brividi di piacere, tra l�imbarazzo di mostrarsi ad uno sconosciuto e il timore che quel piacevole e solleticante massaggio si trasformasse improvvisamente in sferzate dolorose.Successivamente il padrone la guidò verso una poltrona su cui lui si accomodò e fece inginocchiare la schiava ai suoi piedi. Sempre con la punta della frusta le impose le mani dietro il collo e le sfiorò il viso per ricordarle la corretta postura ed espressione del viso.- Come anticipai a suo marito, questo è il regolamento delle mie lezioni: il mio metodo educativo.Le mise un foglio davanti: -Ecco, legga a voce alta-Lei eseguì.Nel preambolo era spiegato che la schiava cedeva al padrone la completa gestione della sua vita: il corpo con tutte le facoltà che esso poteva esprimere, la mente, annullandone la volontà. Il padrone poteva, di volta in volta concedere una parziale autonomia in concordanza alle esigenze di situazioni specifiche, quale respirare liberamente o parlare. Anche le emissioni vocali o i gesti inconsulti, che potevano sfuggire al controllo, erano considerati atti di ribellione. Dopo le regole generali, appena apprese in quelle poche ore, era spiegato dettagliatamente il significato delle tante crocette che l�uomo continuava a segnare sul taccuino. Ogni scorrettezza, mancanza, errore, di comportamento, era punito, in base alla sua ...