La moglie di uno.
Data: 11/04/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cazziusclay
La settimana scorsa mi trovava a casa di amici per una serata quando suonano il campanello. Nulla di strano, stavamo attendendo altri invitati. Vado ad aprire la porta e mi si para davanti una bella ragazza mora, dai lineamenti dolci, con gli occhiali (che a me fanno sempre sangue) e un fisico discreto. Qualche chilo in più ricordo che non mi disturba e anzi mi ha fatto sempre sangue, due tettine promettenti, strizzate in un push up che le valorizzava ed un bel culetto tondo che si immaginava dai jeans attillati. I nostri sguardi si incrociano ed entrambi abbiamo un brivido, un sussulto. Non era sorpresa, era più… sai quella cosa… non so come descriverla, quella sensazione istantanea che con la persona che hai di fronte ci sia feeling, complicità…ecco, quella cosa li.
Ci presentiamo anche per toglierci dall’imbarazzo di quella strana emozione e vedo che dietro di lei arrivano di gran carriera due figli ed un marito bruttino, scalcagnato da noi si dice; un uomo ancora giovane ma trasandato, unto, con la panza ed un accenno di calvizie malcelata. Insomma, uno di quelli che aundo lo vedi ti si accende subito la lampadina: “ma dove cazzo l’ha trovato questo?”
Saluto anche loro, faccio gli onori di casa pur non essendo il padrone e mi rimetto a chiacchierare con gli altri ospiti. Ogni tanto la guardo nella speranza di incrociare nuovamente il suo sguardo ma nulla. Non accade. Troppo presa dai bimbi e controllata a vista da quel cesso del marito.
La serata procede bene, ...
... tutti si divertono e mangiano, e visto che il tempo lo permette ci spostiamo in giardino al piano di sotto. Ad un certo punto mentre sto gozzovigliando noto, con la coda dell’occhio, che la mora di cui sopra stava rientrando in casa. In un lampo ci ragiono su e prendo una decisione.
Ci provo.
Mi defilo dalla discussione e senza farmi vedere entro in casa anche io.
Salgo le scale e nulla, non c’è. Sicuramente sarà andata in bagno. Attendo qualche istante, mi avvicino furtivo alla porta, ascolto i rumori e quando il silenzio dell’acqua mi avverte che ha terminato di lavarsi le mani mi preparo. Cerco il tempo perfetto per un nuovo episodio che ci avvicini. Guardo la maniglia della porta, ci appoggio una mano sopra e quando sento che si sta per muovere faccio rumore di passi e velocemente la apro, come se casualmente avessimo aperto entrambi nello stesso momento.
Lei spaventata fa un balzo indietro, un po’ per lo stupore di vedersi aprire la porta inaspettatamente e ovviamente anche per spostarsi, altrimenti le avrei sbattuto la porta in faccia.
Il trucco aveva funzionato. “Scusami tanto, non avevo capito che ci fosse qualcuno, scusami.” le dico io. Lei mi risponde un po’ scocciata: “Ho capito che non lo sapevi ma stai un po’ più tranquillo. Hai aperto come una furia e per poco no mi sbattevi la porta in faccia. Vabbè, non è successo niente, scuse accettate.” Risponde la troietta acida e insoddisfata. Per fare il simpatico le rispondo: “Hai ragione, la prossima volta ...