1. Una sera con il master ed il bull


    Data: 20/11/2017, Categorie: Trans Autore: claudia_cross, Fonte: Annunci69

    ... frattempo uno sconosciuto si era fermato a pochi passi da noi e si stava godendo la scena.
    
    Max si fece succhiare il cazzo ancora per un bel po', quindi decise che era arrivato il momento di scoparmi: sfilò la sua nerchia dalla mia bocca e mi fece rialzare. Mi fece girare ed appoggiare alla mia auto, mentre lui manovrava sotto la mia gonna con le mie mutandine.
    
    Sentivo le mani di Max sul mio culo e le dita che rudemente si facevano forza dentro il mio buchetto, per farlo dilatare un po' prima di prendermi: mugolavo mentre infilava le sue dita nel mio culetto e continuava a chiamarmi troia.
    
    Lo sconosciuto continuava a guardarci, spostandosi per avere sempre la migliore visuale, quando sentii le dita di Max sfilarsi dal mio buchetto e mi preparavo per essere scopata.
    
    Alzai una gamba e mi inarcai per concedere al maschio la migliore posizione per fottermi, ad un tratto sentii un enorme corpo premere tra le mie natiche, sul buchetto e forzare per dilatarlo.
    
    Era davvero un cazzo enorme ed io lo desideravo con tutta me stessa: pensavo a questo mentre quella grossa cappella dilatava il mio buchetto.
    
    Dovetti chiedergli di fare piano per darmi il tempo di adattarmi a quel bastone. Lui fu bravo e con pazienza riuscì a infilarmelo tutto dentro, con soddisfazione di entrambi.
    
    Iniziò a pomparmi con calma ed io vibravo sotto ogni suo colpo. Poi pian piano l'intensità e la forza aumentarono: mi stava sfondando completamente e mi piaceva da impazzire.
    
    Ogni tanto ...
    ... sfilava il suo grosso cazzo per farmi girare e scoparmi in un'altra posizione, oppure mi faceva inginocchiare per farselo succhiare. Ero totalmente in balia di lui.
    
    Il guardone era sempre lì e certamente sentiva anche quando Max mi chiamava troia.
    
    Max mi voleva scopare appoggiata alla mia auto, ma io volevo che entrambi stessimo più comodi, così aprii lo sportello e mi misi a pecorina sul sedile posteriore, in modo da poter offrire una posizione più comoda per scoparmi.
    
    Potevo anche stendermi sulla schiena ed a Max piaceva quando aprivo le gambe e le appoggiavo sulle sue spalle, mentre lui mi dava dei colpi violenti che mi squassavano e mi facevano sentire il suo cazzo in pancia. Il cazzo di Max che mi dilatava e mi sfondava, facendo su e giù mi stava facendo impazzire dal piacere: ero una cagna in calore che avrebbe soddisfatto dieci altri cazzi, se si fossero presentati lì intorno in quel momento.
    
    Le mani di Max si appoggiavano sulle mie natiche mentre lui mi sbatteva, io gliene presi una e me la portai alla bocca, infilandomi le dita e iniziando a succhiarle come fossero state dei cazzi: a lui piacque vedere che aveva ragione a definirmi troia e a me piaceva essere trattata da tale.
    
    Presi la mano di Max e la appoggiai su una mia guancia, poi le feci fare il movimento tipico dello schiaffo: Max capì e mentre continuava a chiavarmi iniziò a prendermi a sberle in faccia.
    
    Ero totalmente in calore!
    
    La chiavata andava avanti da un bel po', in ogni posizione e con ...
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