Femmina e troia
Data: 13/04/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Lucciola fra le mani
... Pensa...ohh, ohh, sii..., a quanti cazzi e a quanta sborra ci sono voluti per renderlo così elastico... A questo punto avevo come unico intento quello di spremergli più sperma possibile dai coglioni. E per stimolarlo in modo irresistibile non dovevo restare passiva; così iniziai a muovere le anche, ruotando il bacino e sporgendo il culo per assecondare il ritmo dei suoi affondi. Una cura infallibile, affinata negli anni con quelli che lo avevano preceduto. Le delizie del paradiso non erano solo a suo beneficio. Avere un cazzo che ti trapana, sladinando ad ogni colpo le pareti del retto, era un piacere che mi stava facendo godere come una scimmia. - Dio Roberta non credo che riuscirò a controllare ancora a lungo questa tortura...è uno stimolo continuo, irresistibile... - Amore, non voglio che resisti, finora sei stato magnifico. Dai, forza, vienimi dentro! Voglio sentirmi piena della tua sborra. Allora Pino si accucciò sulla mia schiena baciandola. Ancora un ulteriore affondo, affinché i suoi coglioni potessero premere all'inverosimile contro le mie chiappe; era il momento che aspettavo: Gli diedi una strapazzata ruotando con il bacino...e le mie budella si allagarono. Giacque su di me mantenendo il cazzo confitto nel culo finché non si fu ammosciato. L'odore di urina e di carta bagnata saturava il piccolo ambiente. - Abbiamo fatto un bel casino. Commentai, mentre recuperavo il mio vestito, fortunatamente scampato alla battaglia. - Non preoccuparti. Sistemo poi io con calma. ...
... Apro solo la finestra per dare un po' d'aria... - Ho il culo pieno del tuo seme e mi sento il retto premere come se dovessi evacuare; è una sensazione eccitante che voglio prolungare almeno fino a casa. Ho dei salva slip nella borsa ma sono senza mutandine e sarebbe imbarazzante se camminando iniziassi a colare...hai qualcosa per tamponare?...chessò?... - Dei fazzolettini...? - No. Li ho anch'io. Bagnati si sfibrano camminando. - Ho del cotone idrofilo... - Ecco. Perfetto. Andrà benissimo. Con la confezione in mano, Pino sembrava indeciso se porgermela o prendere l'eccitante iniziativa di armeggiare di nuovo col mio culo. - Dai cosa aspetti? Aiutami. Non posso stringere il culo a lungo. Dissi piegandomi di nuovo sul bancone. Come scosso da un torpore, arraffò dei fiocchi di cotone, li pressò spingendoli contro lo sfintere che si dischiuse lasciando stillare un breve flusso perlaceo prima di risucchiare all'interno il tampone. Prontamente, un'altra manciata di batuffoli andò a riempire ancora quel buco così caldo e umido. Poi... - Per favore, già che ci sei, imbottisci bene anche lo spacco fra le chiappe. Tampona tutto. Così è quasi meglio che indossare uno di quei tanga "spaccastronzo". Commentai soddisfatta a lavoro finito. - Oggi sei stato grande. E poi voglio portarmi a casa qualcosa di te...così è come averti ancora dentro e mi prolunga il godimento. Pino stranamente mi guardava sbalordito. - Sai? Non ti facevo così depravata Roberta...io non mi sarei neanche solo sognato ...