1. Ornella ha pagato quando ha cercato di farmi cornuto


    Data: 14/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: alybas

    ... perdere tempo. Fece resistenza, ma aprì le labbra e iniziò a succhiare. Non mi aveva mai fatto un bocchino regale ma ora io lo esigevo.. La spinsi prendendola dalla nuca. Pompò con affanno. Quando vidi che andava a regime, come un mantice, le ordinai di alternare le intense succhiate con leccate a tutto il pene e ai testicoli. Gli e lo infilai non so quante volte e me lo feci leccare tutto senza darle un attimo di respiro. La sentivo a volte come soffocare, mi ritiravo ma la volta successiva entravo più forte. La sentii chiedermi perché doveva farmi questo, ma io non le risposi e imperterrito le ordinai di continuare e lei continuò mentre io la dominavo trattenendole la testa imbustata. Sentii emergere prepotentemente dai miei testicoli, ad un tratto, un enorme potenza: l’orgasmo che non trattenni e che buttai nella sua gola. Non potette espellere nulla. La costrinsi ad ingoiare. Doveva prendere in bocca il mio sugo ora più che mai e lo bevve. Troppo. Incattivito scesi a lappare la sua figa madida di liquidi e lei come previsto si accartocciò sul tavolo. Le lavorai il clitoride riempiendo letteralmente di saliva le sue grandi labbra. La sua figa rispondeva alla perfezione a questi miei lavoretti. E lei godeva. Avevo Ornella di nuovo nelle mie mani: la sentii, di nuovo, pienamente mia. Mi rialzai, la riposi a culone sporgente, cioè a 90 gradi e le infilai le dita titillandole la figa. La marinai a dovere, sinché i suoi mugolii e i suoi gemiti divennero continui. Ancora non si ...
    ... era arresa definitivamente al mio trattamento rude. Quel culo all’aria, così sporgente, così pronto grasso, largo ma non flaccido doveva ospitarmi e per me era un invito a forzarla. La infilai con violenza e entrai tutto al colpo di rinculo, poi iniziai a galopparla freneticamente. Avevo iniziato a vangarle il culo senza ritegno riprendendo la mia vecchia abitudine . Con l’intento di sfondare sempre di più e lei ansimate chiedeva di essere sfondata, mentre le mie mani impastavano i suoi umori sempre più densi nella figa. Era una vera maiala quando perdeva il controllo e io sapevo come prenderla. Sbattevo la troia e iniziai a forzare, mentre lei era accasciata con quella busta che ondeggiava sconvolta e io le mordevo il collo e le spalle, pastrugnandole la figa. Ritmava la scopata con i suoi si sempre più intensi e frenetici. Mi implorava ora lei di essere spaccata e io pompai come un indiavolato. La penetrai fino all’intestino con il mio cazzone. Mi supplicò di rallentare, non riusciva a resistere e come sempre faceva e ad un certo punto si annichilì rimanendo a gemere, quei suoi gemiti che mi facevano incazzare sempre di più e che mi spingevano a infilzarla con rabbia crescente. Le feci capire che del mio cazzo non si sarebbe mai più liberata. Il suo culo apparteneva a me e solo a me come ogni parte di se. Ogni affondo faceva si che il mio cazzo penetrasse nel retto. Avevamo ripreso le buone abitudini, lei subiva il ritmo ma era in grado di ospitare nel modo migliore il mio ...