Stupro di una moglie
Data: 15/04/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Falloxme
... chiunque altro, persino meglio di sé stessa e di quel cornuto del marito consenziente che era rimasto a guardare mentre lui l’aveva attirata in una trappola e poi se l’era chiavata e inculata alla grande.
Dopo vidi l’uomo che si alzava, consegnava qualcosa che non capii a mia moglie e quindi si allontanava a passo svelto verso il ritrovo degli amici.
Poi vidi mia moglie alzarsi, guardare intorno al punto in cui era avvenuta la violenza, mettersi una mano fra le gambe, toccandosi con le dita, che ritraendole vidi essere piene dello sperma dell’uomo.
Poi si toccò le natiche, il buchetto e trovò anche queste inondate dal seme del suo amante.
Riprese gli slip, con un fazzolettino si asciugò lo sperma che usciva dal culo e dalla vagina cadendo copiosamente lungo le sue gambe. Indossò gli slip quindi si raddrizzò, diede una scrollatina alla gonna e si incamminò mestamente verso la radura dove c’erano gli amici.
Ad uno sguardo attento si poteva vedere che camminava zoppicando leggermente..
Evidentemente le conseguenze della sodomizzazione si facevano sentire. Non era facile riprendere un’andatura normale dopo un’inculata che ti aveva aperto in due e sfondato fino all’intestino
Io feci una corsa e raggiunsi il gruppo prima che lei arrivasse.
Quando ci ...
... fummo ricongiunti al gruppo di amici, io seduto mia moglie in piedi, feci caso ad un rivolo di liquido biancastro che scendeva lungo la sua gamba sinistra. Appena se ne accorse, qualche istante dopo di me, lei si affrettò a serrare la gamba sinistra con l’altra, per bloccare quell’osceno rivolo.
Successivamente notai un lesto movimento di strusciamento delle due gambe, in modo da cancellare le prove più evidenti a occhio nudo dell’amplesso che aveva avuto con lo sconosciuto.
Per il resto del pomeriggio cercò di stare sdraiata sullo stuoino, senza poggiarsi sul culo che, come ben sapevo, le faceva dolore.
Quando camminava, con un certo sforzo, nascondeva bene il suo incedere claudicante, ma ad uno sguardo attento la cosa non mi poteva sfuggire: per me che sapevo era evidente che l’uomo le aveva letteralmente rotto il culo.
Poi tornammo a casa. Durante il viaggio non parlammo molto.
La sera a casa facemmo l’amore con un certo trasporto: io per la prima volta quel giorno, lei per la seconda volta.
Ma quella sera, tutti e due raggiugemmo l’ennesimo orgasmo di quel giorno.
Lei non mi disse assolutamente nulla di quel che era accaduto.
Ma io sapevo.
Avevo assistito inerme e consenziente allo stupro di mia moglie.
Ero diventato un cuckold.
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