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Pensieri su mia madre
Data: 15/04/2020, Categorie: Incesti Autore: Toshiyo
... pompino. Ero troppo ottimista anche se… cosa vi ho detto poco fa? C’è sempre un ma. Una notte, in piena notte, la vidi (senza farmi notare) che tornava dal bagno. Ricordo distintamente che prima di rimettersi sotto le coperte si tolse le mutande e le lasciò per terra. La mia eccitazione salì alle stelle in un istante e naturalmente mi girai verso di lei, come se fosse un movimento notturno nel sonno. Poco dopo aprii leggermente gli occhi e vidi che si stava mettendo due dita in bocca per poi spostarle sotto le lenzuola. Era senza mutandine, di fianco a me, con le gambe totalmente spalancate pronta masturbarsi. Cominciò con la mano destra, prima lentamente. Su e giù, ogni tanto tornava a stringersi le tette. Un’altra leccata alle dita e questa volta continuò a masturbarsi più velocemente. Finalmente le era ricomparso quel viso da maiala che la contraddistingueva. Mentre si distruggeva quella figa bagnata con la mano destra, si portò in bocca due dita della mano sinistra. Le inumidì e le porto giù. Cominciò a masturbarsi con due mani. Sempre più forte, sempre più veloce. Sembrava quasi non potesse respirare per i continui gemiti. I capezzoli turgidi come due proiettili, stavano per bucare la maglia del pigiama. Ad un certo punto esplose in un gemito così forte, era venuta così intensamente che sembrava ci fosse stato un terremoto. Il giorno dopo mi devastai di seghe. La sera stessa risuccesse, con una leggera differenza per così ...
... dire. Invece di essere con la faccia al soffitto, era con la faccia verso di me. Più vicina a me. Si masturbava con la mano destra mentre le dita della mano sinistra erano nella bocca come in un pompino. Mi guardava e si masturbava. Probabilmente il farmi vedere sempre in tiro l’aveva turbata. Probabilmente avrebbe osato anche qualcosa se fossi stato più grande, ero un sedicenne ai tempi. L’ultimo episodio che mi riguarda avvenne molto tempo dopo ma… Molto intenso, molto sfacciato. Lei era in bagno e io avevo bisogno di chiederle un’informazione. Bussai e le chiesi se potevo entrare e mi disse di sì. Entrai e cominciai a parlare, ero davanti a lei, il mio pene ad altezza bocca. Mentre stavo parlando però avevo notato che la sua mano sinistra era bella che piazzata in mezzo alle sue cosce… Io continuavo a parlare ma vedevo che la sua espressione sul viso stava cambiando, la conoscevo quella faccia. Cominciò a gemere facendo finta di nulla, rispondendomi anche alle domande che le facevo. Mi sentivo in imbarazzo ma allo stesso eccitato da morire. Ad un certo punto con la mano destra mi afferrò il braccio e mi disse gemendo “sto venendo”, “non vuoi venir pure tu con mamma?”. Si fermò, non mi diede il tempo di accennare una risposta che sghignazzò e si rivestì. Da allora mi sono masturbato spesso pensando a lei. Sono abbastanza certo che almeno una volta mi abbia pensato non da figlio ma da uomo che la scopava. Non lo saprò mai, credo.