Matilde 02-24 - e adesso basta
Data: 16/04/2020,
Categorie:
Lesbo
Autore: Alex46
Michele e io abbiamo ascoltato, per una volta senza toccarci. Ciò che Debra ci sta raccontando è una miniera di emozioni violente. Io sono squassata dalla gelosia. Lei mi guarda, come a dire che l’avevo voluto io: ed è anche una richiesta di permesso a continuare.
Annuisco a fronte alta, tutti potrebbero leggere nel mio sguardo odio e amore. Michele anche la guarda, ma nei suoi occhi non è traccia alcuna di rancore, solo ammirazione.
«Spossata dopo quell'orgasmo in piedi, mi appoggio a Gisella e l'abbraccio, senza sapere bene quello che faccio. È a quel punto che sento la sua mano estrarre piano ma con decisione il dildo, fradicio della mia sborra di figa. Mi spiace, è come se mi staccasse da un giocattolo cui tenevo più di ogni altra cosa. Quasi la prego di rimetterlo dentro, di ricominciare a fottermi.
- Ora tocca a me, piccola lesbica.
Si è già staccata da me, e mi guarda con quei suoi volitivi occhi azzurri, il viso rosso incorniciato da capelli bagnati e ancora più biondi, appiccicati qua e là al volto.
Dopo avermi consegnato il dildo, con una graziosa mossa si mette a cavallo dello sgabello lì vicino, poi si rovescia all'indietro, le braccia a penzoloni ai lati.
- Forza, che aspetti? Dai, finché è ancora bagnato del tuo succo.
Ho un’idea differente: mi sdraio sull’asciugamano disteso sul pavimento, la mia borsa vicina: poi la prego di sedersi a cavalcioni su di me. Lei obbedisce sorridendo, mi mette la figa ben vicina alle mie labbra: una ...
... sensazione d'intimità diversa da prima, ben più dolce. Al collo ha ancora il collare con la catena.
Con la mano libera le sfioro il bacino, come fosse una specie di oggetto sacro da rispettare.
È morbido, vellutato ma teso, la pancia è così piatta da poter innalzare il monte di Venere con orgoglio.
Poi la stessa mano la passo sotto alla coscia e mi avvicino all'ano, con la punta del medio lo stimolo appena. Lei alza appena il bacino, nel tentativo di assecondarmi, con un sospiro.
Allora le metto il dito medio in bocca perché lo lecchi e lo bagni per bene, quindi ritorno in posizione.
- Sto per infilarti il dito bagnato del tuo sputo, te lo sto infilando nel culo...
Mi aiuta appoggiando i gomiti sulla panca e alzando il bacino, cerca di slargarsi per facilitare la penetrazione del dito. Sento mugolii di soddisfazione, poi di nuovo la sua voce: - Così amore...
ora infilamelo tutto. Sìììì, impari presto tu.
Senza toglierle il dito dal retto le allargo ben bene le labbra della figa, che finalmente posso vedere da vicino, poi appoggio la punta ancora scivolosa del dildo. Mi piace quello che vedo. Il mio succo viscido ora si insinua dentro la sua cavità mescolandosi al suo.
Gisella ansima ma non si muove e infine inghiotte quel supplente di cazzo, che scivola dentro parecchio senza dover forzare, mentre le labbra si dischiudono oscene bloccandolo in una posizione sconcia. .
Mi arrapa da matti. Gisella intanto comincia a godere: - Ti piace guardarmi, vero? Anche ...