Matilde 02-24 - e adesso basta
Data: 16/04/2020,
Categorie:
Lesbo
Autore: Alex46
... a me piace che mi vedi così, mi sento così troia a corrompere una povera piccola verginella come te.
Sento che in fondo mi sta prendendo un po' in giro, non mi va il tono che usa.
- Lo sai? Hai detto proprio bene, sembri una vera porca.
E mentre la insulto sento il prepotente bisogno di ferirla. Non mi trattengo.
- Ora però vorrei fare a te quello che mi faccio normalmente.
Gisella non si muove, attende curiosa ma so che è una belva pronta a scagliarsi sulla preda. La guardo, nei suoi occhi vedo un abisso davvero infernale. Con la mano ha afferrato il dildo che io avevo dovuto lasciare per frugare nella mia borsa: lo muove su e giù meccanicamente.
Mi credeva così santarellina? E allora afferro dalla mia borsa il mio dildo nero, più grosso del suo.
Sapete che non è sempre mia abitudine averlo con me, ma oggi ce l'ho, perché ho la borsetta giusta. Chissà quante volte lei avrà fatto lo stesso, chissà con chi, con quante ragazzine disposte a sperimentare con lei.
Ho una specie di moto di gelosia retroattiva.
Vedo che le piace, il respiro si è fatto frequente, più spezzato, anche perché ha capito cosa voglio fare. Estraggo il suo dildo e l’appoggio sull’asciugamano.
- Guarda, te lo lecco, prima d'infilartelo.
Lei mi guarda implorante, mi vede leccare il mostro nero. Questo mi procura un piacevole tremito sulla lingua. Ma è lei quella che vibra di più, al solo pensiero che io le infili quel cazzone. - Non muoverti, lo sai che questo è un bel ...
... gioco.
Le do un bacetto casto sulla pancia, lei è sempre appoggiata su un braccio teso. Il taglio roseo della sua figa slabbrata, è lì all'aria, in piena vista oscena.
Gisella allarga ancora le ginocchia per offrirmi la visuale migliore. La vedo bagnarsi il buco con il fradicio che le esce dalla figa.
Le ficco decisa due dita in quella bella figa che vorrei maltrattare, senza tanti complimenti. Entrano come se fosse burro. Non posso più resistere, mi prende di nuovo quella voglia di sfondarla, di farla impazzire. Così estraggo le dita e le appoggio il dildo nero, impugnandolo con la mano destra. Gisella si offre in modo sguaiato, allargando le natiche con entrambe le mani e abbandonando provvisoriamente il dildo.
Alla prima pressione il dildo quasi scompare, in un colpo solo lo affondo, quasi fosse un pugnale. Entra fino a due terzi, istantaneamente.
Gisella si lascia andare a un gemito prolungato. Le piace, e tanto.
- Sììì, ora muovilo dentro, chiavami!
La sua eccitazione cresce irreversibile, e più la sento fremere, malleabile, porca, più mi sale la voglia, irrefrenabile ebbrezza di sentirla godere all'inverosimile. Inizio a muovere l'oggetto su e giù, più veloce.
Sono attenta solo al presente, a godermi l'attimo, la faccia a pochi centimetri dal godimento di questa donna stupenda, che scarmigliata sta per farsi inculare da una donna che intanto la fotte in continuazione con un cazzo fìnto.
Intanto ha afferrato il suo rosa e sta già armeggiando per ...