1. La dodicesima notte o quel che volete


    Data: 22/04/2020, Categorie: Voyeur Autore: Ancostef, Fonte: EroticiRacconti

    ... conversazione. Istantaneamente mi tocco il pacco, e la mia reazione non le sfugge: sconosciuta: “vedo che apprezzi i miei regali!” io: “li adoro… solo che ora ne vorrei un altro!” sconosciuta: “ancora? e sentiamo… quale altro regalo vorresti?” io: “ehhhh sapessi… ti dico solo che si trova tra le tue gambe!!!” sconosciuta: “biricchino… e se ti dicessi che mi piacerebbe fartelo?” io: “mi fai salire la voglia” sconosciuta: “ti va di fare un’altra mattata?” rispondo senza esitare, d’istinto, dato che ormai con lei è quello che guida le mie azioni. La sua risposta non si fa attendere: io: “ovviamente si!” sconosciuta: “tra una mezzoretta arrivano i custodi a chiudere le aule… quando li rivedi passare che ti dicono di trasferirti di sopra, tu raduna le tue cose e scendi di un piano all’aula all’angolo con l’aula magna d’ateneo… la troverai aperta… entra e siediti nella prima fila dei bachetti” leggo e rileggo il messaggio… la notte in facoltà chiudono tutto e esternamente ci sono le telecamere, quindi trattenersi significa rimanere fino al mattino. Ancora una volta la mia parte razionale mi direbbe di andarmene, ma la parte che alberga nel più profondo di me, quella avventurosa, quella che ama il rischio e le situazioni imbarazzanti, e soprattutto quella più porca, beh quella parte ha il sopravvento: io: “ok” attendo fremente i minuti che trascorrono sempre più lenti. Mi ritrovo a contare i secondi. Poi finalmente il momento arriva e i custodi con le loro uniformi passano lungo il ...
    ... corridoio: custode: “l’università chiude, forza ragazzi che potete studiare anche domani!” sorrido e raduno le mie cose mentre loro continuano il loro giro verso l’entrata. Quatto quatto mi dirigo sulle scale e scendo di un piano. L’università già deserta è mia complice mentre percorro i suoi corridoi. Arrivo all’aula e con il cuore in gola apro la porta che schiude docile. Entro nell’aula trovandola, tranne per dei fogli sparsi sulla prima fila di banchi. Mi guardo più volte intorno, quindi, titubante, mi siedo su una delle sedie. Una voce femminile mi scuote dalle mie spalle, cristallina, armoniosa, eccitante… Lei: “non ti voltare…” Faccio come mi dice, cercando di dominare il mio istinto che mi indica di fare il contrario. Lei continua: lei: “se vuoi rimanere qui con me sappi che staremo per tutta la notte…” la pausa tra le sue parole mi da il tempo di pensare, riflettere alla situazione assurda in cui mi trovo, ma tremendamente eccitante. L’essere qui in questo posto con lei… il rischio… il gioco… qualcosa che solo nei miei sogni avrei potuto immaginare… la sua voce mi riporta alla realtà: lei: “se te ne vai, capirò però poi non ci vedremo ne ci sentiremo pi…” istintivamente rispondo interrompendola e dando voce ai pensieri che più urlano nella mia testa, quelli che danno voce alla mia vera anima perché non filtrati dalla testa: io: “no rimango...” Lei: “sicuro?” Io: “e quando mi ricapita una cosa del genere?!? Poi…” Faccio una pausa ad effetto quindi continuo: io: “poi ...
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