1. Alla scoperta di me stesso : ero una femminuccia.


    Data: 22/04/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: mariuccia69

    Il mio primo lavoro
    
    Il mio primo lavoro a tempo pieno è stato d’estate , avevo compiuto 18 anni ed è stato come addetto al bancone di una pizzeria al taglio, sul lungomare di una città di medie dimensioni del Centro, tra Roma e Napoli. Lavorava con me una signora matura, Mariuccia di circa 45 anni, gestiva la vecchia pizzeria che il marito morto, da qualche anno gli aveva lasciato in eredità e un giovane pizzaiolo di circa 25 di nome Carmelo .
    
    Io ero piccolo per la mia età e dai lineamenti delicati, quasi femminili. Carmelo era un accanito fumatore (questo è stato molto tempo fa quando tutti fumavano ) e aveva una voce profonda e grave. Faceva spesso battute su di me e diceva che in abiti femminili sarei stato più carino, strizzandomi l’occhio. Carmelo, quasi tutti i giorni mi sussurrava con il suo vocione, di quanto fossi carino e che in abiti femminili sarei stato più delizioso. A questo gioco, del travestimento sarebbe stato disposto a partecipare anche lui, dicendo che qualcuno “bella” come me dovrebbe indossare di norma una gonna, non i pantaloni, così gli uomini potrebbero pizzicargli il sedere - poi di nascosto , con la scusa di dover prendere delle cose dal bancone dove mi trovavo, mi ha pizzicato le natiche. La cosa mi ha molto imbarazzato e mi ha lasciato sorpreso e compiaciuto, facendomi strillare come una ragazza!
    
    Questo scherzo andò avanti per la prima settimana o giù di lì, e confesso che se pure ero per lo più ignorante dei giuochi erotici dei ...
    ... maschietti e del sesso, mi stavo godendo l'attenzione di Carmelo. Il gioco, se pure all’inizio mi dava fastidio, mi incominciava però a piacere il suo modo di dimostrare affetto nei miei confronti. Avevo trovato in lui un amico e non solo. Ben presto sono diventato sempre di più ansioso di avere le sue attenzioni e il sedere pizzicato e palpeggiato. Quando lo faceva emettevo un gridolino di piacere .
    
    Questi miei gridolini sono stati ascoltati con un certo piacere e soddisfazione da entrambi i miei colleghi di lavoro, Mariuccia e Carmelo. Mariuccia aveva intuito dal mio comportamento, che io ero diverso dagli altri ragazzi e le attenzioni che Carmelo mi rivolgeva, la eccitavano. Ero ingenuo, non avevo capito ancora l’evolversi della situazione, ma mi piaceva sia l’eccitazione della signora Mariuccia sia le attenzioni del giovane pizzaiolo. Carmelo, si fece più audace e presto si è spinto con le sue avances alla fase delle carezze.
    
    Un giorno, in pizzeria non c’era nessun cliente ,vista l’ora tarda, Carmelo è venuto dietro il bancone e passando dietro di me , mi strusciò le mani sul culo carino, mi accarezzò le guance e poi fece scivolare una mano lungo la fessura dell’ano. Il mio piccolo membro immediatamente divenne duro e il mio corpo da efebo sussultò in un gemito di desiderio. Ho tirato fuori il mio piccolo cazzo e a quel punto Carmelo fece scivolare la mano fino in fondo alla fessura del mio ano e con la mano a coppa strizzò le mie palline e il cazzetto rigido. Mariuccia ...
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