1. Le avventure vere di Veronica / 1 - Uber Black


    Data: 21/11/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Mony Vibescu, Fonte: EroticiRacconti

    ... Gonfio. Venoso. Eretto fino quasi a scoppiare. - Guardami tu adesso. Guarda che effetto mi fai, guarda come mi ecciti. E’ un palo, è caldissimo, di marmo. Ti piace? - Si mi piace… mi piace da morire. - Cosa? Cosa ti piace? Dillo! - Il cazzo. Il tuo cazzo. Si alzò e si liberò dei pantaloni. Restando solo col la camicia semi sbottonata a le maniche arrotolate. Lentamente si avvicinò a Veronica. Lei non riusciva a staccare gli occhi da quel cazzo così duro che le si avvicinava. Non riusciva a vedere altro adesso. Erano sesso puro. Voglia pura. Desiderio animale. Ormai era a pochi centimetri dal suo viso. Veronica era sempre con le gambe completamente aperte. Offerta. Pronta ad essere presa. Ad essere scopata. Ma lui si fermò accanto al suo viso. L’odore del suo sesso la inebriò, le face perdere ogni inibizione residua. - Dammelo. Dammelo in bocca. Lo voglio in bocca. Sto impazzendo - gli disse. La stessa frase che gli aveva detto quella sera al telefono. - Aspetta, le disse lui. Guardalo, odoralo, pensalo. Veronica lo stava mangiando con gli occhi, con la mente. Lui le avvicinava il sesso al viso, la sfiorava, le arrivava vicino alle guance, al naso e alle labbra. Con le mani però la teneva a distanza e in modo gentile ma deciso, non permetteva il contatto… era lì ad un centimetro, ma non poteva toccarlo, baciarlo… Solo guardarlo… La bocca di Veronica era leggermente aperta e lui sentiva il respiro caldo sul suo cazzo. - Ti prego – lo implorò con la voce rotta dall’eccitazione… ...
    ... Ti prego… ho voglia… dammelo ti prego… - Prendilo, allora! Lei si avvicinò. Lo prese in mano. Lo avvolse e lo sentì caldissimo e duro. Iniziò a sfregarselo sul viso. Sulla bocca. Sulle labbra. A baciarlo. E poi lo avvolse. Iniziò a leccarlo, assetata. A succhiarlo. Affamata. Lo succhiava e con la mano spandeva la saliva lungo tutta la sua lunghezza. Le piaceva sentire come era reso scivoloso dalla sua saliva, dalla sua lingua. Leccava la cappella e le sue dita correvano a cercare la sua lingua. Le piaceva toccarla mentre scorreva su quell’asta dura. Il contatto tra la lingua e le dita le mandava scintille al cervello. Era come se si vedesse succhiare quel cazzo. Come se il toccare la sua lingua con le dita rendesse quello che stava facendo più vero. Come se amplificasse la sua eccitazione. E il suo essere Troia. Lui le prese la testa con fermezza. Veronica si aspettava che iniziasse a scoparla in bocca. Invece la allontanò. La guardò negli occhi. Si inginocchiò sul divano. Accanto a lei. - Fammi sentire il sapore del mio cazzo dalle tue labbra E iniziò a baciarla, leccarle le labbra e la lingua, succhiarla. E lei lo faceva a lui. Si stavano spompinando le lingue a vicenda. E nel frattempo le sue mani scesero tra le sue gambe. Colava. Era fradicia. Un lago. Lui infilò due dita nella fica. Iniziò a scoparla con le dita. Arrivava fino in fondo e premeva, tirando su verso il monte di venere, dall’interno, con fermezza ma lentamente. Le due dita erano inondate dai suoi succhi. Lui ...
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