La maturità 4, raccontata da lei
Data: 25/04/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: beast
... riuscii più a incontrarlo, aveva la notte sensazione che cercasse di evitarmi in ogni modo, così suggerii alle altre di passare a casa dei Beastelli la notte prima dell’esame. Lui entrò in casa mentre eravamo tutte e quattro in soggiorno, non sapeva ancora che avremmo passato lì la notte, e quando la moglie glielo disse sul suo volto passarono emozioni contrastanti, i nostri sguardi si incrociarono, e fu come una specie di promessa silenziosa. Quella notte sarei stata sua, lo sapevo io, lo sapeva lui. Marito e moglie se ne stettero tutta la sera in cucina, poi venne l’ora di coricarsi e se ne andarono a dormire, passando per il soggiorno in modo da augurarci la buonanotte. Sentii il suo sguardo accarezzarmi il corpo, appena coperto da una culotte e da una canottierina di cotone leggero, bastò quello sguardo a farmi sciogliere come se fossi in calore. Noi quattro facemmo le ore piccole studiando, ripassando, ma soprattutto chiacchierando e ridendo come delle sceme. Dalle due in poi crollammo ad una ad una, io probabilmente fui l’ultima ad addormentarmi sognando ad occhi aperti di fare sesso con il padre di Valentina. Nel mezzo della notte mi svegliai per qualcosa che mi aveva sfiorato e vidi il suo volto a pochi centimetri dal mio, aprii gli occhi e lo avrei baciato, ma lui si sollevò e si allontanò rapidamente. Mi alzai anch’io e lo raggiunsi in cucina, mi aspettava appoggiato al mobile, mi accostai a lui, sentii il calore del suo corpo fondersi col mio, lo guardai negli ...
... occhi e alzandomi sulla punta dei piedi gli diedi un tenero bacio, le nostre labbra si toccarono, le nostre lingue si sfiorarono, un brivido mi corse lungo la spina dorsale. Sentii la sua mano portarsi dietro la mia testa, afferrarmi per la nuca e tirarmi verso di lui. Le bocche si toccarono di nuovo, ma questa volta non fu un bacio sfiorato, fu fame, voglia, desiderio sessuale troppo a lungo trattenuto. La sua bocca era vorace, sembrava volesse mangiarmi, la sua lingua mi penetrava cercando la mia, sondava, scavava, suggeva. Mi fece venire in mente Cappuccetto Rosso alle prese con la grande bocca del lupo cattivo. Un lupo molto cattivo, cattivo ed infoiato. Attraverso il contatto dei nostri corpi potevo sentire quanto fosse eccitato, eravamo eccitati entrambi e trasmettevamo l’un l’altro la reciproca voglia animalesca. Il suo pene spingeva eretto contro i pantaloni del leggero pigiama, mi mossi facendo ondeggiare e strusciare il bacino contro il suo pube eccitandolo ancora di più, potevo quasi immaginare la forma del suo cazzo attraverso la stoffa. Anche io ora stavo eccitandomi, dal basso ventre potevo quasi sentire la mia vagina sciogliersi di desiderio, bagnarsi, colare, uggiolare per la voglia incontenibile. Mi staccai a fatica dalla sua presa, lo guardai e mentre stavo per andarmene gli dissi in un languido sussurro che volevo essere sua. Me ne andai rifugiandosi nel bagno, lasciando la porta accostata. Non passarono che una ventina di secondi prima che lui mi raggiungesse, ...