1. Come diventai un attore


    Data: 29/04/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Autore: suve

    I casi della vita: da studente universitario, regolarmente fuori corso, mi mantenevo agli studi lavorando il fine settimana in un pub e, ma questo non lo dicevo in giro, facendo il video-operatore.Non lo dicevo perché era un lavoro clandestino. Si, grazie al mio amico Giorgio ero entrato nel mondo del porno. Giorgio era un fotografo che vendeva anche foto e videocamere. Ero diventato suo amico grazie al mio hobby da videoamatore, avendo speso da lui buona parte dei miei magri risparmi per attrezzature varie.Così, un giorno che ero passato da lui per vedere le ultime novità nel campo, mi lanciò la proposta:� Mauro, ti andrebbe di guadagnare qualche euro?�Domanda retorica visto che ero spesso in bolletta.�Certo, chi devo uccidere?� Celiai.�Nulla di così interessante, ho visto che sei bravo con le riprese e io ho un amico che cerca un video-operatore per filmini diciamo particolari. Se ti interessa posso darti il suo numero�E mi spiegò di cosa si trattasse. Sulle prime titubai, ma pecunia non olet e così, all�improvviso, mi ritrovai a fare le riprese di film porno.Non era molto impegnativo e riuscivo a farlo combaciare con i miei impegni di studio. Un paio di volte al mese mi dicevano di trovarmi in un determinato posto, una villa, un parco isolato, un appartamento, e lì per qualche ora riprendevo singole, coppie e ammucchiate in tutte le posizioni che conoscevo e anche in qualcuna che avevo solo immaginato.Va da sé che all�inizio mi ritrovavo in perenne erezione, ovvio per un ...
    ... ragazzo di 23 anni senza compagna fissa, ma pian pianino mi abituai, acquisii �professionalità� e riuscivo a tenere tranquillamente a bada gli ormoni e collaborare col regista e i tecnici che erano quasi sempre gli stessi, e attori e attrici con cui ormai ero quasi in confidenza.L�altro sabato, grazie al fatto che il pub era chiuso per dei lavori, mi allontanai per un intero fine settimana. La location era una villa sul lago affittata per l�occasione, molto bella e con una infinità di stanze. Avremmo dormito lì e in due giorni avremmo realizzato un �kolossal� con alcune tra le più note attrici del momento.Passato il primo mattino con le prove luci e la spiegazione al cast di ogni singola scena, iniziammo a girare una scena che col montaggio sarebbe apparsa verso la fine del film.Eravamo nella darsena e stentavo a mantenermi freddo perché davanti a me, impegnata in un doppio pompino inginocchiata davanti ai due partner, c�era Giada, la star delle star.Socievole e disponibile durante le pause e i tempi morti del film, si faceva benvolere da tutti. Arrivava sul set vestita comunemente, una qualsiasi bella ragazza, nemmeno troppo vistosa, ma si trasformava una volta tolti gli abiti e truccata.Diventava una pantera, energica e dolce al tempo stesso e dava ai film una sensualità che le altre attrici, magari altrettanto fighe, non riuscivano. Non arrivavi mai a capire dove finiva la recitazione, se di recitazione si può parlare, e dove cominciava la realtà. Sembrava godere appieno di ...
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