1. Cronache di un cornuto- La fantasia.


    Data: 03/05/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Semiramis, Fonte: EroticiRacconti

    ... velocemente la porta e i due entrarono.”Quanto vuoi per una scopata?” disse Chicca che già teneva la mano nelle mutande “Quanto mi vuoi dare?” rispose il rumeno con fare superbo “Ti posso dare 100 euro se scopi con me ora ma ne avrai di più se torni a scoparmi quando te lo chiedo” e subito Ruberto: “Va bene, posso farlo, non è un problema, ma Giacomo?” e lei convinta lo imbeccò: ”Tu non preoccuparti ora pensa alla mia fica”. Chicca prese Ruberto per un braccio e lo portò in camera da letto gli si avvicinò e gli prese il pacco tra le mani:” Allora, lo sai usare? Mi sembra buono e grosso ma non significa che tu sia bravo ad usarlo”. Ruberto allora sfoderò la verga e, siccome non era circonciso, tirò fuori il glande con un colpo solo che era rosso fuoco e sembrava voler saltare via a momenti. Chicca si complimentò con lui e prese l’asta in mano, iniziò a contemplarlo e a sentirne l’odore. Poi diede un sonoro bacio sulla cappella e lo fagocitò, se lo fece arrivare fino alla gola, mentre il rumeno la vedeva strabuzzare gli occhi. “Godi eh, da quanto non fai un pompino a un cazzo così”, Chicca accelerava, era troppo presa dal cazzo che le scopava la bocca per rispondere ma dentro di lei sentiva di quanto in più era riempita la sua bocca rispetto ai momenti in cui spompinava Giacomo. Aveva la fica pregna di umore e iniziò a frugare nelle sue mutande per cercare il clitoride e darsi sollievo. Il cazzo le martellava la bocca e il rumeno continuava a dominarla:” Attenta il tuo cornuto ...
    ... potrebbe tornare ma sta tranquilla troverà quello che merita, una troia sfinita, e muovi le mani perché ti ho vista che ti stai facendo un ditalino, sporca troia”. Chicca si staccò dal cazzo ansimando e tutta sbavata, Ruberto le prese la coda e la spinse contro i suoi testicoli. L’odore delle palle sudate e depilate del rumeno gli salì fino al cervello, si stava facendo scopare da un vero maschio e si sentiva davvero dominata e umiliata perché aveva pagato per farsi trattare così. Prese le palle in bocca, continuando a segare quel grosso cazzo dal glande quasi purpureo, sotto i polpastrelli quasi poteva sentire le vene che pulsavano e lo irroravano da sangue, persino l’uretra sembrava pulsare sotto i suoi colpi di sega, mai era stata così eccitata. “Sfondami ti prego, aprimi la fica, non ne posso più” a queste parole neanche lo stallone rumeno seppe resistere: la prese, la buttò sul letto e le calò le mutande:” Guarda che puttanone che sei, questa fica cola, ma non ti hanno mai scopata così eh, quello è proprio uno stronzo ma cos’ha al posto del cazzo? Ora ci penso io a sistemarti la fica, te la faccio cantare”. Ruberto si sputò sulla mano e di potenza le assestò come uno schiaffo sulla fica, lasciandole la saliva, Chicca provò a toccarla in cerca di sollievo ma lui le assestò un colpo tra il buco del culo e la fica:“Stai ferma troia qui comando io, lurida cagna, tu devi essere trattata così, perché quella checca non ti fa godere come farò io, tu fino ad ora hai scopato con ...