Oh cazzo!
Data: 07/05/2020,
Categorie:
Etero
Cuckold
Autore: esperia
Cinzia si allungò sul letto, aggiustandosi i cuscini e godendosi la vista del forte e potente fisico dell'uomo che si stava infilando le mutande ai piedi del suo letto.Era alto, poco più di trent'anni. Bello. E nero.Era un cuoco inglese, seppur di origini africane, ed era a Parigi per un corso riservato agli chef sul fois-gras nella cucina francese.Le spuntò un sorriso sulle labbra mentre ricordava come quello stesso uomo avesse strapazzato il suo corpo nelle ultime due notti; come l'avesse usata per il suo piacere ancora e ancora, quasi senza darle tregua; e come avesse completamente soddisfatto la voglia di sesso che avvertiva solo qualche giorno prima.Le cadde l'occhio sulla vera matrimoniale che aveva al dito, accanto a un anello di fidanzamento con un diamante di discrete proporzioni che suo marito le aveva regalato sedici anni prima quando le aveva chiesto di diventare sua moglie il giorno del suo venticinquesimo compleanno.Aveva smesso da tempo di provare sensi di colpa per le sue trasgressioni, ma un po' le dispiaceva per Roberto, suo marito, così fedele, ingenuo, fiducioso, innamorato. Gli voleva bene, certo, e tradirlo così, ancora una volta non era una cosa di cui andasse particolarmente fiera. Ma, pensava, i suoi tradimenti avvenivano sempre e solo a Parigi, quando doveva raggiungere per qualche giorno la Maison-Mere della sua azienda per presentare i risultati del trimestre e le previsioni per quello successivo. Per il resto del tempo era una moglie dedicata ...
... e affezionata, che non faceva mancare nulla a suo marito.Roberto, non sapendo niente, non ne soffriva affatto, lei ci sarebbe sempre stata per lui, ma per lei invece quelle scappatelle di fine trimestre rappresentavano davvero uno sfogo, una liberazione. Paradossalmente il fatto che lei potesse lasciarsi andare con qualche occasionale amante procurava benefici anche a Roberto, che poteva contare su una moglie più rilassata, più contenta e più disponibile.Cinzia sentiva impellente il bisogno di portarsi a letto qualche sconosciuto durante quei viaggi. Non che a casa non fosse soddisfatta, intendiamoci. Il sesso con Roberto era sempre intenso e bellissimo se non addirittura a volte spettacolare.E allora perché quei tradimenti tutte le volte che andava a Parigi? Perché non aveva rimorsi? Perché non provava sensi di colpa? Eppure sapeva bene quanto rischiava se fosse stata scoperta.Tutto era cominciato quattro anni prima. Già da due anni toccava a lei recarsi a Parigi per la riunione trimestrale con gli alti papaveri. Si trattava di un viaggio di quattro giorni e tre notti, i primi tempi in aereo e ultimamente con l'Alta Velocità. Qualche riunione preliminare il pomeriggio del primo giorno, la presentazione di tutte le filiali il secondo, incontri faccia a faccia con i capi per raccomandazioni, cazziatoni, proposte di aumenti di stipendi, bonus e/o target il terzo giorno. La mattina del quarto giorno era dedicata invece a fraternizzare con i colleghi di altri paesi e scambi di ...