Io, loro... e la barca
Data: 22/11/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: LupinQuinto, Fonte: Annunci69
... pressavo la sua nuca affinché sentisse il mio membro fino in fondo alla gola, e non disdegnava affatto.
Sentivo aumentare la mia sensibilità e pauroso di arrivare al punto di non ritorno a causa di quella goduria immensa, decisi di cambiare e di prendere tempo.
Mi inchinai ai suoi piedi ed iniziai a baciarle l'interno coscia all'altezza del ginocchio. Piano piano aprì le gambe mostrandomi quella bellezza di figa liscia, senza un pelo, che il compagno aveva stuzzicato per benino.
Lei nel mentre continuava a spompare il compagno e con una mano si accarezzava il pube.
Piano piano scalai con la lingua il suo interno coscia fino ad arrivare ad appoggiare il naso sul suo monte, tanto da sentire perfettamente il profumo dei suoi umori.
Fu una cosa alla quale non resistetti. La mia lingua golosa si impossessò di quel nettare e le resi il piacere con molta generosità.
Ormai era fuori controllo, ansimava e succhiava ed il suo ventre iniziava a fare movimenti ondulatori come se volesse amplificare il lavoro della mia lingua.
Mi bastò uno sguardo col compagno e capii che era arrivato il momento di passare al livello successivo.
Con estrema gentilezza appoggiai la cappella sulla sua figa ormai fradicia di umori e saliva e senza tanta difficoltà, scivolai dentro di lei.
Per un attimo si fermò, distolse la sua attenzione dal cazzo del compagno, mi guardò con sguardo compiacente e sospirante disse....Bravo fammi godere.
Poi continuò a spompare il suo ...
... compagno.
Iniziai prima molto dolcemente, poi affondi lenti, poi affondi veloci fino a quanto potevo. Il suono delle mi cosce sulle sue natiche erano al centro della scena.
Il compagno si spostò, si sedette sul divano di fronte per godersi bene la scena, e lei fu tutta mia.
Ci abbracciammo, ci baciammo come due amanti mentre non smettevo di possederla.
Volle governare lei, volle prendere il comando, fu la comandante ed io il suo mozzo.
Mi sedetti sul divano e fu subito intesa. Avevo il suo seno perfettamente allineato alla bocca e alternavo i suoi capezzoli alla lingua.
Era una sincronia di movimenti e di goduria. Lei cercava la posizione affinché il mio palo le fosse tutto dentro.
Mi stava facendo godere talmente tanto che la sensibilità stava diventando sempre più forte.
Mi stava facendo godere così tanto che mi dimenticai anche del suo compagno, che divertito ancora osservava la scena e si masturbava.
Volevo farla godere ancora di più: le chiesi di fare nuovamente il cambio. Ora ero nuovamente su di lei ed i miei affondi non erano più alternati a dolcezza e potenza, ma erano solo forti e regolari.
Nel mentre non smettevo di baciarla, fino a quando, quasi improvvisamente, si lasciò andare in un orgasmo e mi regalò un sorriso di appagamento.
La baciai ancora appassionatamente. Ero ancora al massimo, ma resistevo a quell'esplosione di passione.
Guardai lui che compiaciuto, mi fece capire che voleva godere anche lui e le consegnai la sua donna calda e ...