Do ut des
Data: 08/05/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: SalBsx
... parlare del liceo”
Sentendo quella frase in latino, pronunciata in quel modo ho associato le voci e le facce di oggi a quelle di allora e ho capito chi era tutta quella gente… sono impallidito, mi ha preso il panico e non sono stato più capace di muovermi.
“Allora? C’è voluto il latino ma adesso ti ricordi di me….
anzi di noi…. dei secchioni? Ti ricordi di cosa tu e quegli altri stronzi dei tuoi amici mi…anzi ci avete fatto passare? Io mi ricordo bene di come ti piaceva trattarci da merde e chiamarci “finocchietti”. Ti ricordi degli allenamenti di basket e di tutte le volte che mi avete nascosto i vestiti e strappato le mutande solo perché ero grassoccio, sembrava che avessi il seno e non avevo peli da nessuna parte?…. Mi obbligavate a sedermi con l’uccello nascosto tra le gambe accavallate, “la posa da porca” ricordi?... poi venivate a palparmi le “tettine” e ad infilare le vostre mani per controllare se la mia “patatina” fosse calda e umida, poi qualcuno dei tuoi amici coglioni iniziava a sventolarmi davanti al naso il suo “Boss” ,era così che chiamavate i vostri passerotti no? e aspettavate aspettavate che succedesse! Sapevate bene che di li a poco mi sarei sborrato da solo sui polpacci…volevate che succedesse… e succedeva sempre! Io piangevo, ti pregavo di smetterla perché eravamo amici dalle medie ma tu stronzo, negavi, ridevi, mi compativi e dicevi che dovevo ringraziarvi perché alla fine mi stavate solo aiutando a far uscire la mia natura di ...
... “finocchietto”! Quanto vi divertivate voi facce di merda a prendermi per il culo, ed era solo l’inizio ricordi? Dopo vi siete evoluti!
I ricordi, la vergogna e il panico, montavano sempre di più quindi ho cercato di giustificarmi dicendo che all’epoca eravamo solo degli adolescenti cretini e che era vero che ero stato uno stronzo ma che erano altri tempi, del resto erano passati più di vent’anni e oggi eravamo tutti uomini adulti ma che comunque mi dispiaceva se per caso o qualche volta lo avessi trattato male.
“Per caso??? Qualche volta??? Vogliamo parlare della gita del secondo anno? Di quando sei andato dalla tua puttanella e ti sei fatto dare mutandine, calze a rete e reggiseno e tu e tutti gli altri pezzi di merda mi avete obbligato a indossare giorno e notte quella roba? Ma a te non bastava e così me le avete fatte togliere, le avete riempite e me le avete fatte rimettere belle umide e impiastricciate, e quando erano asciutte dovevo dirvelo…e giù seghe! Questa cosa era diventata la tradizione di carnevale, di capodanno ma la festa che vi piaceva di più era halloween: mettiti questa roba “finocchietto” che si va in giro a fare dolcetto o scherzetto…ti ricordi? Lo scherzetto era sempre lo stesso: su la gonna e giù le mutande e il dolcetto….sperma! Oh, parliamo anche di quanto vi siete divertiti quando mi avete fatto fare lo spogliarello, tanto ero già vestito da puttana, davanti a…….. lui, si, quello li alla tua sinistra…si, quello con gli occhiali…..lui, lui… Ricordi che non ...