Do ut des
Data: 08/05/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: SalBsx
... il tempo di prenderselo in mano che quelle mezze seghe che credevano di essere uomini ….hanno spruzzato: tutto finito in tre secondi! Non sai che scuse imbarazzanti ho dovuto inventare con i miei, coi dottori e con gli sbirri. Sei venuto a trovarmi all’ospedale solo per essere sicuro che non avessi fatto il tuo nome e che non avessi raccontato la verità, non perché eri pentito, coglione! Ti sei messo a raccontare dei centimetri di manico che erano entrati, di quante volte lo avevate spinto dentro, mi hai spiegato che siccome ce l’avevo sempre moscio avevate continuato, per farmi un favore, fino a che non sono svenuto dal dolore: che cazzo di colpa avevate voi se io ero un “finocchietto finocchio” incapace di tenersi un manico di spazzolone nel culo senza lamentarsi? Mi ricordo bene che mentre raccontavi avevi il cazzo durissimo che voleva uscire dai jeans. Prima di andartene mi hai raccomandato di tenere la bocca chiusa altrimenti appena fuori mi avresti portato da chi sarebbe stato felice di prendere il posto dello spazzolone e poi mi hai anche strizzato le palle, coglione! Mi avevate lacerato l’intestino, avevo avuto un’emorragia interna, quasi ci lascio la pelle e tu pensavi a pararti il culo e a incassare finalmente le famose diecimila più il solito che avrebbe fatto ventisei, coglione! Pensavi solo a quanto ti si sarebbe drizzato vedendo il vecchio che mi scopava così saresti potuto correre a farti fare una pompa da quella zoccola mora che nemmeno ti piaceva ma che aveva ...
... una gran bella bocca calda, coglione!”
Mi si era ammosciato……..
“Non dire di no: vi guardavo tutti ma guardavo te in particolare e vedevo che avevi sempre il cazzo in tiro. Ti vantavi di come la tua puttanella ti faceva godere ma avresti dovuto ringraziare me per tutti i pompini che ti ha fatto perché ero io a fartelo drizzare, lei finiva semplicemente il lavoro! Come quella volta quando tua madre non c’era, mentre ti scrivevo la relazione di scienze ti sei tolto gli slip con la scusa che erano stretti e sei rimasto tutto il pomeriggio col cazzo in mano e me lo mettevi davanti agli occhi ogni trenta secondi, non ce la facevi più e rischiavi di cedere….. e così mi hai cacciato via e sei andato da lei a fartele sgonfiare. Lo so cosa avresti voluto fare ma ti sono mancate quelle palle di cui tanto eri orgoglioso”
Era tornato a spingere sulla cerniera…….
“Ti ricordi di….dove sei?....ah eccoti la…. Aveva osato avere una ragazza ma siccome era un secchione doveva essere per forza un “finocchietto” e voi dovevate ricordarglielo e rimetterlo al suo posto quindi: giù i calzoni tutti e due ed ecco la mia prima volta con un cazzo vero, spiegami che cazzo avevo fatto io! Mi ricordo di quanto forte i tuoi amici se lo menavano, si schizzavano apposta a vicenda, tanto dopo toccava a me pulirli…con la lingua! Fammi capire: visto che non lo tiravi mai fuori davanti a tutti, tu come facevi, ti venivi nelle mutande? ”
Il mio cazzo stava facendo esattamente quello.
“Ti ricordi ...