-
Con un ventenne al mare
Data: 09/05/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Milfroby
... di nuovo e fissando la birra mi chiese se lo stavo provocando. Io risposi fermamente di sì. Marco alzò lo sguardo e allora lo gurdai negli occhi sorridendo. Altro silenzio. Poi gli chiesi se aveva voglia di finire quella birra seduti sul divano. Rispose di sì ovviamente, così ci spostammo dentro al riparo da sguardi indiscreti. Ci sedemmo vicini. Io accavallai le gambe in modo da mostrare più pelle possibile. Lui ora era diventato più timido e impacciato. Se ne stava lì fermo con lo sguardo sulla birra. Io gli misi la mano sul braccio e glielo accarezzai. Marco era ancora irrigidito. Così gli disse "se sto facendo qualcosa che non vuoi dimmelo e basta, non voglio spingerti", lui mi guardò e ridendo mi disse che era solo timido. Gli chiesi se aveva visto i miei slip in bagno, mi disse di sì e che lo avevano eccitato molto. Allora mi avvicinai un pò di più e mi protesi verso di lui. Lui rimase immobile senza reagire, così mi avvicinai fino a baciarlo. Lui ricambiò subito il bacio e nel giro di qualche secondo si fece avanti con la lingua. Non potevo crederci, ma stavo limonando con Marco, un ventenne che conosco da quando aveva 5 anni. Eravamo lì seduti come due adolescenti alle prime esperienze. Marco in breve si sciolse: mi succhiava avidamente la lingua per poi infilarmi la sua in bocca. Mentre lo faceva gli presi la mano e la portai ai miei fianchi, per poi tirarlu verso l'alto invitandolo ad arrivare fino ai seni. Con la mano destra mi palpava ormai la tetta sinistra. ...
... Era una senzasione incredibile. Io mi protrassi indietro e gli dissi che finalmente poteva averle. Lui abbassò il mio vestito e le scoprì intermanete in un attimo. Io gli tirai la testa verso il petto così lui iniziò a succhiarle. Poi tornò alla mia bocca e continuammo così per un pò, fino a quando ci staccammo per riprendere fiato. Scoppiammo a ridere di nuovo. Mi alzai in piedi, gli presi la mano e lo portai verso di me. Alzandosi mi mostrò tutta la sua erezione attraverso i pantaloncini. Ridemmo ancora. Allora lo tirai verso la camera da letto, dove la luce era spenta. Ripresi a limonarlo e lui a toccarmi dappertutto. Gli misi le mani sui pantaloncini e piano piano glieli sfilai mentre lui ansimava più forte. Ora sentivo il suo cazzo durissimo dentro le mutande. Lui portò le mani sul mio culo e mi sollevò il vestito. Ora poteva palparlo per bene. Poi scivolò con la mano destra più in basso fino a sentire l'umido attorno alla mia figa bagnatissima. Io allargai leggermente la gamba e lui infilò due dita dentro. A quel punto gemetti forte e con la mano andai sotto le sue mutando. Il cazzo era duro come il marmo e caldo come il fuoco. Scesi fino alle palle e le presi in mano. Erano gonfissime e non vedevo l'ora di svuotargliele. Andammo avanti così per un pò. Poi gli tosli i pantaloni e le mutande mi sfilai il vestito. Mi distesi sul letto e lui mi seguì. Aprì le gambe e lo invitai e mettersi sopra di me. Sentivo la sua cappella eslorare l'area attorno alla figa per trovarne il ...