1. Ricordo di un’amica che non c’e’ piu’


    Data: 12/05/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: bek

    ... idrogeno e di ossigeno. Presi separatamente sono due gran begli elementi, messi assieme creano il fulcro della vita, l’essenza dell’esistenza. Ti ho spostato la mutandina bianca e, tenendomelo con una mano alla base, ho giocato un po’ con le tue grandi labbra e il clitoride, bagnati, viscidi di umori, invitanti all’ennesima potenza. Non so te, ma io ero eccitato al massimo. Ho fatto capolino dentro la tua fica con la punta del mio glande, poi, sempre con la massima dolcezza, ho spinto un po’ piu’ forte fino a farlo entrare tutto. So’ che ti e’ piaciuto, me ne sono accorto da come ti inarcavi e mi ha fatto immensamente piacere. Devo ammetterlo, non e’ durato tantissimo, un minuto e mezzo, forse due, ma la colpa era tua, eri troppo bella, eri troppo attraente con quei movimenti che solo una creatura delicata ed eccitata sa fare spontaneamente. Ho finito dentro di te, senza nemmeno chiederti il permesso e come se non bastasse mi sono accasciato, stremato, su di te ancora piegata sullo schienale del divano. Gli Stranglers cantavano “Strange little girl”, la mia preferita. Ancora oggi quando la ascolto, mi luccicano gli occhi. (Vi consiglio di cercarla e di ascoltarla, mi ringrazierete). Il momento piu’ bello: ci siamo ricomposti alla belle e meglio e abbiamo finito tutto d’un sorso la ceres, sempre senza mai dire una parola, poi tu mi hai di nuovo guardato, seriosa, e hai alzato la mano col dito fasciato, hai alzato anche il pollice (come per dirmi “OK!!!”). Quel dito fatto su come una mummia piu’ il pollice rivolto verso l’alto mi ha fatto scoppiare a ridere…solo a te poteva venire in mente di fare un gesto del genere in un frangente del genere. Ciao Michela, dovunque tu sia, mi manchi… lo sai.
    
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