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La professoressa Francesca nella tana del lupo 4
Data: 13/05/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: mikimark
... lui. 'Va bene, tesorino - lo incoraggiava lei - . La puoi fare in mano, se vuoi�'"Olga non aveva neppure finito di permettergli di schizzarle in mano la sua sborra che lui fece due piccoli schizzi del suo bianchissimo liquido seminale. Ne seguì un altro. Era quella la sua sborrata! Tre dita della mano di Olga si sporcarono dello sperma del mio uomo. Lei gli sorrise felice. Ce l'aveva fatta a farlo venire. Presto. Non ne era stata tanto sicura di riuscirci."Olga, l'amante di Marco, aveva pagato il pegno. Il mio moroso, piegato su se stesso, meditava ancora sulla velocissima sega che la giovane donna gli aveva appena fatto. Lo aveva fatto spruzzare in pochi secondi. Si era eccitato, il porco, assistendo allo spogliarello della bella Olga. E aveva apprezzato la manina di lei sul suo cazzetto. Vellutata, leggera, ma soprattutto abituata a fare tante, tante seghe. Chissà a quanti ometti aveva fatto il segone. E magari in difficoltà, come era stato il mio moroso! Con quel cazzetto... E capace a fare solo tre goccette della sua robaccia... Neppure sufficienti forse a fecondare una donna! Ora era confuso, svuotato e rassegnato su quello che sarebbe potuto accadere molto presto. A me, alla sua morosa!"La situazione della partita era tale che molto probabilmente sarei dovuta diventare io la protagonista. Marco era già completamente nudo e poteva pagare solo con dei pegni. Sarebbe stato molto piacevole vederlo in azione ed usare lo splendido pene che si ritrovava. Io, oltre alle ...
... calze che non mi sarei mai levate, indossavo invece ancora il mio tanghino, ultimo indumento da poter usare come pagamento. Anche per me sarebbero seguiti solo i pegni. Avevo visto in cosa consistevano ed ero conscia che gli stessi sarebbero diventati sempre più pesanti da pagare."Marco forzò il gioco, come voleva lui. Il mio moroso, distrutto da Olga, era fuori combattimento e non poteva più opporsi a quello che potrebbe succedere alla sua morosa. Io, infatti, per due mani fui travolta dalla sfortuna. Il baro pretese dopo la prima mano che io mi levassi il tanghino.�Dovetti ubbidire. In silenzio, tutta rossa in viso e tremando, fui costretta a levarmelo ed appoggiarlo sul tavolo tra le mie fiches variopinte già perse. 'Girati e mostrami anche il culo � mi intimò l'uomo evidentemente già eccitatissimo - . Poi piegati e mettiti alla pecorina allargando più possibile le gambe. Voglio vederti come sei fatta da dietro, spalancata e... pronta! Pronta a...'' Non mi piacque ubbidire a quegli ordini. 'Devo fare anche questo? - dissi con voce bassa � Fa anche questo parte del regolamento?'�Ma sottomessa come ero eseguii senza fiatare e mi sentii come una cavallina offerta in visione allo stallone prima di essere montata e ingravidata. Quando già piegata allargai le gambe gli offrii la visione della mia vulva un po' pelosa e il mio orifizio anale allora ancora ben chiuso vista l'impotenza e scarso vigore del mio moroso. Quello che offrivo all'uomo era proprio un gran bel vedere. Per un ...