1. 104 - Le confessioni incestuose di Valentina


    Data: 13/05/2020, Categorie: Etero Incesti Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... non riuscivo a portare a termine durante la settimana. Così verso le undici del mattino, sudatissima per i lavori di casa e soprattutto per l�afa estiva che mi avvolgeva, terminai di spolverare l�ultimo mobile della sala e andai in camera mia, mi spogliai e a piedi nudi andai in bagno e mi infilai sotto la doccia. Per me lavarmi era quasi sempre sinonimo di masturbazione. Quando le mie mani percorrendo il mio corpo si soffermavano sui seni io iniziavo a non capire più nulla. I capezzoli e il clitoride hanno sempre rappresentato per me, le zone più erogene del mio corpo, mi bastò sfiorarli che, sensibili come sono, non mi fecero più capire nulla.La mano sinistra si infilò fra le cosce e i polpastrelli si interessarono di sollecitare il mio grilletto. Poi, non so cosa mi prese, contrariamente al solito smisi di toccarmi e decisi di asciugarmi e poi entrai in camera mia e mi buttai di traverso sul letto, piegai le ginocchia e aprii le gambe iniziando a masturbarmi lentamente assaporando a pieno quel meraviglioso ditalino. Ecco, qui avvenne ciò che io mai avrei desiderato succedesse, o forse le cose non stavano proprio in questi termini, inconsciamente mi accorsi poi di essere felice che il fattaccio fosse successo. Quando udii la sua voce che mi chiamava aprii gli occhi e lui, mio figlio Matteo, era lì sulla soglia della porta aperta, la mano sulla maniglia che mi guardava stupito e sconcertato. In una frazione di secondo mi trovai seduta sul letto a coprirmi il pube e le ...
    ... tette. Poi gli domandai stupidamente come mai lui era a casa e lui me lo spiegò. Mi aveva sorpresa a masturbarmi, in fondo sicuramente anche lui si faceva le seghe. Ma essere madre, è una situazione che ti rende santa agli occhi dei figli. Le madri, cavolo, sono donne, normalissime donne che per fare i figli hanno scopato godendo fino all�orgasmo. Beh forse non tutte ma sicuramente quasi tutte. Quando facevo questo ragionamento mi rammentavo sempre di mia nonna che prima del parto delle sue figlie e anche poi delle sue nipoti diceva sempre: Figliola prega Santa Liberata che l�uscita sia piacevole come l�entrata!! Lui rosso in viso se ne andò e mi lasciò nuda sul letto con degli strani brividi di freddo addosso. Mi rivestii e mi rintanai in cucina a preparare il pranzo, lui era in camera sua, non sentivo nemmeno la solita musica con i decibel sparati al massimo. Gli urlai che era pronto e mi rispose una specie di grugnito. Mangiammo in silenzio, parlai solo io e per chiederle cosa voleva mangiare. Matteo non mi guardava nemmeno in viso, era ancora scombussolato dalla visione di me in veste da porca!Dopo pranzo, presi il toro per le corna e tentai di spiegargli che sua madre non era Santa Valentina ma era una femmina solo un po� più adulta delle ragazzine che si spupazzava lui. Mi disse che non se lo aspettava e che lo spettacolo l�aveva turbato. Gli chiesi cosa volesse dire con il temine turbato. Lui mi ripeté per ben tre volte: Turbato, turbato, turbato!!! Ma, gli chiesi, turbato ...