1. 104 - Le confessioni incestuose di Valentina


    Data: 13/05/2020, Categorie: Etero Incesti Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... uno qualsiasi, avevo proprio aspettato di comportarmi da zoccola con mio figlio. Un ragazzino senza un solo pelo di barba sul viso. Lo avevo tenuto per nove lunghi mesi dentro il mio ventre, lo amavo svisceratamente, lo amavo si lo amavo moltissimo. Non era però importante la quantità ma ora contava la qualità di questo amore.Era stato, solo pochi minuti prima un rapporto fra una femmina e un maschio. Gli avevo impugnato il cazzo e lui aveva sborrato per merito mio, della mia mano delicata ed esperta. Che troia, che grande zoccola che ero diventata�.. Quando lui tornò in sala ci guardammo a lungo senza parlare, poi cercai di confessargli tutti i miei problemi, gli dissi chiaramente che avevamo sbagliato tutto e che su questa cosa dovevamo metterci una pietra sopra, la si doveva chiudere qui.Avevo sbagliato per prima io, ma non sarebbe mai più successo, era stato un attimo di debolezza, mi ero lasciata prendere dalla somiglianza speculare tra lui e suo padre. Mi disse che era d�accordo su tutto e che anche lui aveva sbagliato, mi parlò anche dicendomi che in fondo la colpa era da dividere a metà e che lui non era più un bambino, era maggiorenne e avrebbe dovuto capire che un simile rapporto non poteva esistere. Lo abbracciai questa volta in modo filiale, piansi sulla sua spalla e lui rispose con lo stesso identico affetto, scevro da qualsiasi coinvolgimento fisico o sessuale. Forse fu proprio così ma da donna esperta captai contro il mio ventre la sua rinata ...
    ... durezza. Mi staccai e lui finse che non fosse successo nulla e coprendosi con le mani il pube si allontanò chiudendosi in camera sua. Rimasi così in piedi per alcuni minuti poi spinta dalla curiosità, che come si sa è femmina, mi abbassai a spiare dal buco della serratura, lui era nudo con il pene rigido in mano che si segava ancora. Imbambolata rimasi a guardare fin quando ancora lui esplose la sua lava bollente inondandosi e maculandosi ancora la pelle del corpo. Mi sollevai e mi accorsi che inconsciamente, mentre spiavo Matteo, la mia mano era caduta distrattamente fra le mie gambe e la mia figa era ancora fradicia di umori.Entrai in camera mia, coprii per bene il buco della serratura e mi sedetti sulla poltrona in fondo al letto e poi mi sditalinai furiosamente godendo in sordina e soffocando i gemiti e i respiri affannosi.Ci ritrovammo assieme in bagno, lui girato di spalle che faceva la pipì e io che mi sciacquavo le mani ancora intrise dei miei liquidi umorali. Era vestito di tutto punto, mi salutò e mi disse che sarebbe tornato per cena. Lo baciai sulla fronte e la stretta vicinanza mi provocò un senso di forte attrazione. Mentalmente mi diedi della puttana e andai in cucina a dissetarmi.Comunque a parte tutti i buoni propositi, altre situazioni si vennero a creare e così la settimana dopo���.Buon sesso a tutti da parte di OmbrachecamminaSe volete scrivere a me o domandare qualcosa a Valentina lo potete fare tramite la mia e-mail: alexlaura2620@libero.it 
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