1. 104 - Le confessioni incestuose di Valentina


    Data: 13/05/2020, Categorie: Etero Incesti Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... psicologicamente oppure�� Lui mi guardò e mi rispose ancora ripetendo la stessa parola tre volte: Oppure, oppure, oppure�� Cioè ti ho fatto effetto fisicamente? gli chiesi e lui mise la sua mano destra sul pantalone, circondò con le dita una forma cilindrica, in rilievo, piuttosto voluminosa che poi si strinse ripetutamente. Facendo questo gesto, alquanto volgare mi domandò se adesso avevo capito. C�era poco da capire, al mio bambino gli era diventato duro a vedere sua madre che si sditalinava!!!Fu il prologo a quanto avvenne poi nei giorni a seguire ed esattamente il sabato seguente. Chiamandomi dolcemente mami, mi chiese se gli andavo a lavare la schiena e io, stupida, o forse semplicemente maiala frustrata, gli risposi di si.Gli lavai la schiena e poi dissi che per il resto si doveva aggiustare da solo, lui si girò, mi agguantò il polso e mi portò la mano sul suo torace. Non lo vidi nemmeno il torace, il mio sguardo cadde obbligatoriamente sul suo pene ricurvo, duro che pareva vibrare, era quasi parallelo al suo corpo con la cappella, coperta dal prepuzio, che gli sfiorava l�ombelico. Mi guardò sorridendo maliziosamente e spinse la mia mano verso il suo gioiello. Anche in quel particolare anatomico lui era identico a suo padre. Mi sembrò di toccare mio marito, forse fu quello che mi fece continuare, che non mi consentì di dargli uno schiaffo e andarmene. Non l�ho mai capito, la voglia era tanta e sentirmelo in mano dopo alcuni anni in cui quella parte maschile dura ed ...
    ... eretta era stata assolutamente assente dalla mia vita mi portò ad accondiscendere e a fargli una sega. Era molto eccitato il ragazzo, gli vidi le gambe che tremavano dalla forte emozione e così assistetti alla più veloce eiaculazione della storia del genere umano. Ebbi appena il tempo di andare su e giù un paio di volte che si schizzò il seme fin sotto il collo e poi sul torace, la lava bollente colò giù fino a raggiungere i peli del pube sui quali si depositò abbondantemente. Misi la mia mano sotto il getto d�acqua per staccare alcuni lacci di sperma che mi si erano fermati fra le dita e poi me le asciugai ed uscii dal bagno. La mente in confusione totale, sentivo dentro di me una sorta di tremolio che mi percorreva in lungo e in largo tutto il corpo. Mi pervadeva una inquietudine totale, un forte senso di colpa si era addentrato nel mio animo e nel mio cervello. D�ora in poi avrei perso la mia autorità su di lui, il suo rispetto nei miei confronti sarebbe andato a farsi benedire. Ma forse questo era il meno, la confusione albergava dentro di me. Mi chiusi in camera e mi spogliai per cambiarmi la vestaglietta bagnata dagli schizzi della doccia, sentivo sulla pelle del ventre altrettanto bagnato e mi accorsi che le mutandine erano fradice. Cavoli, anche sotto, fra le mie cosce erano bagnate e non era l�acqua della doccia. Era la mia figa che si era eccitata, che aveva desiderato quel bel cazzo, ero diventata una troia e con tutte le occasioni che avrei potuto farlo con un uomo ...