Diario di un corpo 2
Data: 23/11/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: porcellino90, Fonte: Annunci69
... macchinette e prendo il caffè, macchiato.
Caffè espresso nella mia tazzina di plastica. La solite figa, sbuffo e colpisco maldestramente col gomito il distributore.
Il ragazzo che lo rifornisce è lì accanto, mi chiede se ci sono problemi.
“Doveva essere macchiato, ma è un espresso.”
“Dammi, lo prendo io e ti passo un macchiato da qui.”
A volte le gentilezze inaspettate ci regalano sorrisi e ci migliorano l’umore. Ringrazio e gli offro una sigaretta. Ha trent’anni, una famiglia sulel spalle. Una stretta di mano e tutti al lavoro come prima. Io con le mie formule, lui con gli altri cento distributori sparsi nel complesso.
Il telefono vibra.
Le applicazioni per gay impazziscono nelle università, negli ospedali. In qualunque luogo dove ci sia un pò più di gente ammassata, quelle impazziscono.
Quattro messaggi. Due signori un pò troppo anziani, sessanta l’uno e sessantacinque l’altro. Troppo. Uno mi offre anche un regalino, come se dei soldi possano far cambiare gusti a chi li riceve.
Gli altri due messaggi da un ragazzo, ventitré anni, a meno di cinquanta metri da dove sono. Mi chiede se sono il ragazzo con la barba e la giacca grigia.
Ci ha preso, effettivamente la descrizione dice orso, e di orsi qui nelle vicinanze non ne vedo.
Rispondo affermativo.
Pochi attimi dopo mi scrive ancora, mi sta osservando da quando sono entrato in biblioteca, davo ripetizioni da un suo amico e avrebbe sempre voluto conoscermi.
Gli dico di venire ai ...
... distributori, per due chiacchiere ed una sigaretta.
Solite frasi di rito. Lo osservo meglio, alto nelle media, gambe tornite, grosse, al limite dell’armonioso col resto del suo corpo. Mani grosse e forti, capelli volutamente arruffati e un filo di barba. Nel complesso carino, ma forse un pò noioso. Parla troppo o io sono poco predisposto alle chiacchiere questa mattina.
Cerco di liquidarlo con la scusa degli esami da preparare, ma non demorde, forse è più deciso di quello che credevo. Mi dice che è uno studente fuori sede e che se ho voglia potremmo andare a studiare da lui.
Sono indeciso, ma la curiosità di vedere fin dove volesse spingersi quel ragazzo mi fa accettare. Saluto rapidamente i compagni di avventura con cui avrei dovuto studiare e ritrovo il mio nuovo compagno di studi fuori le porte della biblioteca.
Parlando del più e del meno ci avviciniamo alla mia auto, è parcheggiata nei pressi di un albero, all’ombra, prima di salire in macchina una mano accarezza il mio pacco.
Sto guidando verso casa sua. E’ a cinque minuti dalla facoltà, parcheggio. Classico appartamento per fuorisede, forse un pò più arioso di quelli a cui sono abituato. Lo condivide con un ragazzo che però è fuori, tornerà fra qualche giorno.
MI offre da bere e va in camera, sento dei rumori e presumo stia sistemando come può la stanza.
Non aveva previsto l’arrivo di ospiti in mattinata.
Torna da me, mi sorride e prendendomi la mano mi porta nella sua stanza.
Libri sparsi ovunque, un ...