1. La bestia nel ventre di mia moglie


    Data: 14/05/2020, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Spettro82, Fonte: Annunci69

    Sapevo che mio marito era al mare con lei, lo scambio completo e a distanza era un colore nuovo nella tavolozza dei colori con cui dipingevamo il nostro piacere.
    
    Max mi piaceva tremendamente, avevo accettato subito l'idea di trovarci nel suo studio fotografico.
    
    Quelle foto erano solo una scusa, un gioco per regalare ai nostri rispettivi compagni istanti dei nostri peccati da assaporare in seguito, comodamente abbracciati nei nostri letti.
    
    La verità è che questa situazione mi aveva incendiato i sensi e tra le cosce sentivo una voglia che ormai il mio matrimonio non sapeva alimentare da un tempo che mi sembrava infinito.
    
    I bambini erano finalmente usciti per andare a scuola, ma io ero in un ritardo mostruoso.
    
    Sapevo che oggi in studio saremmo stati solo io e lui, c'era della malizia in quell'abitino in maglia elasticizzata sopra il ginocchio, di un color avorio caldo e sensuale che si modellava su ogni singola curva del mio corpo generosamente femminile.
    
    Si modellava fin troppo in realtà, i capezzoli erano chiaramente visibili sotto la maglia e le mutandine si potevano intravvedere, nonostante fossero poco più di un triangolo di tessuto che avvolgeva un frutto che quella mattina era gonfio di voglia e di miele.
    
    D'istinto le tolsi e le gettai sul letto, mi guardai nello specchio e mi vidi sensuale e appariscente, esattamente come volevo che i suoi occhi mi vedessero.
    
    Per strada dopo un paio di minuti alla luce del sole, mi accorsi di essere ...
    ... praticamente nuda, sentivo gli occhi della gente sul corpo, pensai di tornare a casa a rimettere l'intimo ma era maledettamente tardi, mi tenni l'imbarazzo e tentai di convincermi che era solo una mia impressione.
    
    Alla fermata dell' autobus un distinto signore in giacca e cravatta mi fissava da dietro, i tacchi slanciavano il mio sedere tondo e sfacciato, che tendeva il tessuto mostrandosi in tutta la esuberanza che una madre di famiglia non avrebbe dovuto ostentare.
    
    Il tessuto terminava solo pochi centimetri sotto di esso, e il caldo sole estivo mi accarezzava le gambe, come un amante esibizionista che voleva mostrare a tutti la carne della sua donna.
    
    Ero al centro dell'attenzione, e questo iniziava a piacermi maledettamente, quando salii i gradini dell'autobus ebbi quasi la certezza che le persone dietro di me mi avessero visto la figa mentre facevo gli scalini, l'imbarazzo lascio' i posto a qualcosa di più languido.
    
    Trovai subito da sedermi, l'autobus era semi vuoto, mi ero messa in una posizione abbastanza sconveniente, quando tentai di accavallare le gambe il vestitino salii vertiginosamente e mi resi conto che praticamente lo avevo in grembo.
    
    Tre giovani davanti a me avevano notato tutto e si bisbigliavano commenti nei miei riguardi che sicuramente dovevano essere osceni.
    
    Erano tre ragazzi belli e atletici, indossavano tute di colori diversi e probabilmente stavano andando a qualche evento sportivo, non potevano smettere di guardarmi le gambe e fu allora che la ...
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