1. 150 - Francesca, lo zio, e... molti altri (settima parte)


    Data: 16/05/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Dominazione / BDSM Autoerotismo Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... Francesca mollò la carriola, girò attorno al covone, si sedette sul prato appoggiando la schiena alla grande balla di paglia, sollevando le ginocchia contro il busto e abbracciandole con entrambe le braccia. Melissa fece altrettanto e insieme, senza un motivo ben preciso, risero di gusto. La contadinella aveva indosso una pantalone tipo tuta invernale, un pesante maglione nero e una giacca a vento che la riparava dalla gelida aria di dicembre. Melissa si era infilata una spessa calzamaglia e un vestito di lanetta che le arrivava a metà polpaccio. Sopra aveva un cappotto chiaro con al collo una finta pelliccia tipo volpe. Si era messa un berretto di lana rosso con il pon-pon e il paraorecchie. Con quelle tenute, nessun uomo avrebbe mai pensato di portarsele a letto, ma loro non avevano nessuna intenzione ai intrattenersi con qualche bel maschietto. Fu Melissa che dopo essersi sfilata il cappello, prese fra le mani il viso di Francesca e la baciò delicatamente sulla bocca. La contadina, schiuse le labbra e accolse la lingua di Melissa, si baciarono con passione, le mani di Francesca sbottonarono il cappotto di Melissa, e si infilarono sotto il vestito, salirono verso l�inguine e da sopra la pesante calzamaglia vellicarono la fighetta della cugina. Melissa non rimase a lungo inattiva e la sua mano destra fece scendere la zip della giacca a vento di Francesca, si infilò poi sotto il maglione e le raggiunse il seno nudo. Senza mettersi d�accordo nessuna delle due aveva indossato ...
    ... il reggiseno. Poi Francesca disse a sua cugina����..�Aspetta, vieni con me, qui fa freddo, seguimi dai��. �Melissa raccolse il suo berretto di lana se lo infilò in tasca e�.�Dove mi porti mia bella porcellina??��Vieni, ti porto in un posto che sarà tutto per noi���Entrarono in casa e Francesca salì le scale seguita da Melissa, una volta giunte al primo piano, la ragazza aprì una pesante porta di legno massiccio, si trovarono su un pianerottolo dove a pochi metri iniziava una scala di legno che saliva ripida verso un uscio alto massimo un metro e cinquanta. Salirono la scricchiolante scala e la contadina spinse la porta che si aprì con un rumore sinistro. Melissa, vide il suo berretto sfilarsi dalla tasca e cadere giù per la scala, fece per scendere a riprenderlo, ma poi pensò che l�avrebbe raccolto al ritorno e lo lasciò dov�era. Abbassarono la testa per non sbattere contro lo stipite alto della porta e si trovarono dentro ad una grandissima camera. La volta interna era altissima, interamente ricoperta da perline grezze di pino, solcate ogni due metri da grossi travi anch�essi di color legno naturale. In centro volta, un enorme lucernario in vetro trasparente che mostrava il cielo azzurro appena velato da leggere nuvole bianche. Sulle pareti a destra e a sinistra due finestroni si affacciavano sullo spettacolare panorama delle catene montuose completamente innevate che ad arco circondavano l�orizzonte. Ai piedi delle montagne, dalla parte destra si estendeva una cittadina le ...
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