150 - Francesca, lo zio, e... molti altri (settima parte)
Data: 16/05/2020,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... cui case sembravano le miniature del presepe. Contro il muro di fronte, un grande letto matrimoniale, piuttosto alto, con una magnifica testiera in ferro battuto di ottone. Il letto era coperto da un lenzuolo che lo proteggeva dalla polvere. In terra, ai lati del giaciglio, due tappeti scendiletto. I comodini erano in stile veneziano color verde acqua chiarissimo. Sopra al letto un lampadario con un filo a cordoncino intrecciato che formava un arco fino al centro della volta. La grande camera era riscaldata da due termosifoni giganti e in effetti, entrando, si percepiva una differenza sostanziale fra l�ambiente esterno e quello interno. Francesca, prese il copriletto e lo fece volare in terra, sotto vi era una trapunta color rosa antico e ripiegate sui cuscini le lenzuola bianche con dei pizzi sui bordi. ���..�Meli, stai bene? Qui fa caldo vero?��Questa bellissima camera e questo meraviglioso letto sono qui apposta per noi??��E� una camera che i miei usano solo per quando ci sono tanti ospiti, qui stiamo tranquille, dai spogliamoci e mettiamoci sotto le coperte���In un amen, le due fanciulle si denudarono e si infilarono sotto le lenzuola. Per qualche minuto si vide solo delle montagnole muoversi, poi poco alla volta il gran caldo, fece si che rimanessero nude sopra alla trapunta���Vieni qui Francesca, facciamo un bel sessantanove? Mettiti sopra, oh, si brava così, siediti sopra di me, appoggia la fighetta contro la mia bocca, uuuummmm, uuummmmm��.�Meli, apri di più le ...
... gambe, ecco si così va bene, che bella patatina che hai, tutta liscia, una spaccatella tutta da leccare. Ce l�avevi già così lungo il clitoride? Me lo ricordavo più piccolino sai����E� vero mi è cresciuto e poi me lo lavoro spesso con le dita� Ummmhhh , come lecchi beneeeee��.��Ohhh, anche tu sei bravata, mettimi un ditino nel culo, anche due, da quando tuo padre me l�ha spaccato adesso ci entra quasi una mano intera����Lecca, lecca, non parlare, leccami la figaaaaa�Quando Mario si svegliò, non si rese subito conto se ciò che lui pensava fosse successo durante quella notte era stato solo un sogno o un incubo, oppure se tutto era stato effettivamente reale. Suo figlio che l�aveva spompinato fino a farsi sborrare in bocca, sua moglie che l�aveva ciucciato all�altro figlio e che poi se l�era fatto ficcare in figa e in culo da Dario godendo come una matta e facendosi riempire le viscere di sperma caldo. Si stropicciò gli occhi e vide sua moglie che ancora dormiva, si diede un pizzicotto e realizzò che il tutto non era stato un sogno e nemmeno un incubo, era successo tutto veramente. Si sedette stancamente sul bordo del letto e poi decise che era meglio se andava a svuotare la vescica che gli stava scoppiando. Prese il suo asciugamani se lo appoggiò sulla spalla destra, poi uscì e si accorse che il giorno era ormai inoltrato, il sole infatti penetrava con i suoi raggi lungo tutto il corridoio. Arrivò in fondo e vide in terra ad un metro dalla porta del bagno, un berretto di lana rosso ...