1. Individuo misterioso


    Data: 21/05/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    A quell�epoca avevo quarant�anni d�età, svolgevo un lavoro irritante e monotono, con una personalità e un temperamento continuamente in vacanza. Ai quei tempi avevo poche amiche e molti amanti, ciascuno con la propria storia, ognuno con il suo nomignolo, giacché non chiamavo nessuno per nome, in realtà mi limitavo nel rispondere pigramente e svogliatamente alle loro domande peraltro convenzionali e interessate, ciononostante tra questi amanti c�era quello che avevo in modo bizzarro soprannominato il �Principe delle Mappe�.�Stasera non posso, viene il Principe delle Mappe� - proclamavo alle mie amiche, per giustificare motivando l�ennesimo rifiuto per raggiungerle in qualche serata festaiola e frivola di scollature, di tacchi alti con oggetti secondari appariscenti.�Sì, certo signore� - la mia unica risposta alle sue domande, perché più che inviti, erano beninteso affermazioni e ordini precisi:�Verrò alle nove� - �Siediti lì� - �Aspetta� - �Togliti tutto, ma lascia le scarpe� - �Stasera voglio scoparti con il rossetto e con gli occhiali� - �Non metterti nulla là di sotto�.Lui si dilettava anticipando e segnalando deliziosamente con le parole quello che m�avrebbe fatto, come si sarebbe in conclusione servito di me. Lui lo compiva con un tono calmo, con la voce bassa, sicura e virile, allo stesso tempo però spudoratamente distaccato e cinicamente formale, così come se stesse impudentemente leggendo il proclama ufficiale del sindacato dei giornalisti, che anticipa e termina in ...
    ... ultimo la trasmissione del telegiornale della sera andato in onda in forma ridotta per causa dello sciopero. Era stato così fin dall�inizio, fin dalla prima sera, quando alla conclusione d�un tedioso aperitivo in centro con dei conoscenti comuni, si era avvicinato in modo calmo e naturale senza modificare il tono della voce dichiarandomi indiscretamente:�Mi piacerebbe scoparti, però la nostra dovrà essere una scopata sontuosa, oserei comunicare pacchiana. Chiamami se ti va l�idea�.Subito dopo se n�era andato trascinando un compagno verso la macchina parcheggiata sfacciatamente in divieto di sosta al centro della piazza. Lui non aveva aspettato la mia risposta, non s�era neanche voltato per guardarmi se non prima d�afferrare la maniglia dello sportello, uno sguardo senz�espressione il suo in quel frangente, però febbrile, intenso e insolitamente solido. Io ero ancora nella stessa posizione, dal momento che avevo solamente socchiuso la bocca come se stessi per pronunciare delle parole che tardavano a comporsi in qualcosa di sensato. Il mio sguardo fissava già da dieci minuti lo spazio vuoto non più occupato dalla sua macchina, quando mi resi conto che non m�aveva lasciato neanche il numero di telefono. Lì, infatti, mi resi conto che quella era la prima e unica azione che avrebbe lasciato fare a me, la prima delle tante umiliazioni che avrei in seguito ricevuto. Avrei dovuto chiedere io il suo numero alla conoscente in comune, avrei dovuto chiamarlo e poi non avrei dovuto fare ...
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